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Il polo Anima-Bpm riaccende Piazza Affari. Utility ok

La nascita di un polo del risparmio che inglobi Aletti Gestielle piace agli operatori che guardano al Cda di oggi pomeriggio – Si attenua la pressione sul mercato obbligazionario: riprendono fiato Enel, Italgas, A2A – Telecom Italia penalizzata dalle voci sulla possibile uscita dell’Ad Cattaneo, nonostante le smentite – Banche al Top – Frena il petrolio

“Ma le cose potrebbero andare meglio per l‘Europa?”. È la domanda che apre il report di Sentix, l’indicatore della fiducia degli europei. Il sondaggio segnala la crescita a quota 28,3, ai massimi dal dicembre 2007. Assai meno euforici i dati americani, che da quattro mesi lanciano segnali di fatica.

Le Borse europee avanzano in linea con gli umori dei consumatori. A Milano l’indice Ftse Mib avanza dello 0,65%, attorno a 21.200 punti. In terreno positivo anche gli altri mercati del Vecchio Continente, con incrementi attorno allo 0,3-0,4%. Fa eccezione Madrid (-0,2%). L’eurozona è sostenuta anche dai dati in arrivo dalla Germania, dove il surplus commerciale ha raggiunto quota 20,3 miliardi di euro a maggio contro i 19,7 miliardi di aprile e a fronte degli attesi 19,8 miliardi di euro. L’export tedesco a maggio è infatti salito dell’1,4% e l’import dell’1,2%.

Il cambio euro/dollaro è stabile a 1,140. Situazione stabile sul mercato obbligazionario, che consolida le perdite della scorsa settimana: il Btp 10 anni è scambiato a un rendimento del 2,31% (da 2,33% di venerdì), Bund a 0,55% (da 0,57%).

Tra i settori, rimbalzano le Utility, in progresso dell’1%. La tedesca E.On segna +2,5%, dopo che Hsbc ha alzato la raccomandazione sul titolo da reduce a buy, sostenendo che la recente debolezza della compagnia energetica  costituisce “un’eccellente opportunità di acquisto”. Avanzano anche Enel e Italgas (+2,5%). A2A +0,5%: l’utility lombarda ha ricevuto due offerte non vincolanti per le sue attività in Montenegro, attività che A2A ha annunciato tempo fa di volere vendere. 

In grande evidenza il settore finanza. Le banche italiane sono sui massimi dell’anno. Unicredit sale dello 0,5%, Intesa +0,6%, Ubi +0,5%. Galoppa Carige (+5%), alla vigilia del Cda.

Sotto i riflettori il progetto di creazione di un grande polo del risparmio gestito che potrebbe coinvolgere, assieme a Cdp, Anima (+4,99%), Banco Bpm (+3%) e Poste Italiane (+0,2%). La banca di Piazza Meda potrebbe conferire Aletti Gestielle ad Anima per oltre 500 milioni di euro, primo passo nella creazione di un polo che prevede, come tappe successive, il conferimento in Anima di Banco Posta Fondi e la cessione di una quota della nuova società a Cdp. La stessa Anima ha confermato in mattinata i colloqui con Banca Aletti.

Sotto pressione le tlc. Scivola Telecom Italia (-2,5%). A deprimere le quotazioni è la possibile uscita dell’amministratore delegato Flavio Cattaneo dopo solo 16 mesi dalla sua nomina. Secondo l’agenzia Bloomberg, è in atto uno scontro tra il manager e Vivendi; il primo azionista di Telecom non condivide i toni con cui il manager ha polemizzato con alcuni esponenti del governo italiano sulla realizzazione della rete in fibra nelle aree cosiddette “a fallimento di mercato”. Le dimissioni sono state smentite da tutti gli interessati, Cattaneo compreso. L’agenzia sostiene che Vivendi sta pensando di insediare al vertice di Telecom Italia Amos Genish, che in passato si è distinto in Brasile come manager di GVT e di Telefonica Brazil. Bloomberg afferma infine che lasciando anzi tempo Cattaneo accederebbe ad un package di buonuscita, fra contanti e azioni, del valore di circa 40 milioni di euro. 

I prezzi del petrolio tornano a scendere dopo un piccolo recupero nella prima parte della giornata, con il mercato ancora sotto pressione per l’aumento dell’attività di trivellazione negli Stati Uniti e il perdurante eccesso di offerta da parte dei Paesi Opec e non Opec.

Il Brent tratta a 46,3 dollari al barile. La settimana scorsa il Brent ha perso il 2,5%. Issam Almarzooq, il ministro del petrolio del Kuwait ha affermato nel corso di un evento a Istanbul che il 24 luglio, nel corso di un meeting, la Libia e la Nigeria saranno invitate a dare il loro contributo all’accordo sulla moderazione della produzione. I due paesi africani erano stati esentati dall’intesa raggiunta in maggio tra Opec e Russia.

Eni -0,7%. In calo anche Tenaris -0,3%: stamattina Natixis ha ribadito la raccomandazione Reduce (alleggerire la posizione), tagliando il target price a 10,60 euro da 11,50 euro. In terreno negativo Yoox (-2,7%). Luxottica -0,3%: Kepler Chevreux ha limato da 60 a 59 euro il target conservando il giudizio buy.

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