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Anima: Cda sull’acquisto di Aletti Gestielle, titolo vola con Bpm

L’operazione valutata intorno ai 700 milioni farebbe nascere un polo di riferimento del risparmio italiano. Il conferimento da Poste Italiane amplierebbe il raggio d’azione. Impatto positivo su Banco Bpm, socio di Anima.

Anima: Cda sull’acquisto di Aletti Gestielle, titolo vola con Bpm

Il progetto di rafforzamento di un polo del risparmio gestito intorno ad Anima spinge in Borsa Banco Bpm (+2,9%) e la stessa Anima Holding (+4,7%). Il secondo scalino sarebbe poi il conferimento di BancoPosta Fondi da Poste Spa e l’ingresso di Cdp.

Insomma ce n’è quanto basta per portare i titoli dei gruppi interessati alle stelle a Piazza Affari. A scatenare l’interesse degli investitori è stato, nel week end, una ricostruzione del Sole 24 Ore che ha indicato i prossimi passaggi del percorso di aggregazioni che porterebbe alla nascita di uno dei gruppi di riferimento del risparmio italiano: il primo step sarà l’acquisizione di Aletti Gestielle da parte di Anima, che ha in programma oggi, lunedì, un cda per presentare una offerta. L’operazione, che alcuni analisti valutano tra i 650 e i 700 milioni, avrebbe secondo Intermonte un impatto positivo di 60 punti base sui ratios patrimoniali di Banco Bpm (socio di Anima con il 15% circa) e sarebbe poi seguita dal conferimento di BancoPosta Fondi da parte di Poste Italiane (+0,16%) che attualmente detiene il 10% e che, con il conferimento, dovrebbe arrivare vicina al 25%. Una parte di tale quota, secondo la ricostruzione del Sole 24 Ore, sarebbe ceduta da Poste a Cdp: l’ipotesi riguarda un 10-15% per una valutazione intorno ai 500 milioni.

Considerando un valore di 700 milioni per Aletti e un accordo di distribuzione con Banco Bpm, Equita giudica “interessante” l’operazione e “ragionevole” un multiplo di 16 vole il rapporto prezzo/utili per Anima post sinergie “anche considerato che si ridurrebbe sensibilmente il profilo di rischio dell’azienda grazie alla stabilizzazione dell’accordo col gruppo Banco Bpm”: la dimostrata capacità del management di gestire le integrazioni di Sgr e la presenza di Cdp nell’azionariato sono altri due fattori giudicati positivamente. Proprio sulla presenza di Cdp insiste anche Intermonte sottolineando che in questo modo sarebbe evidente la volonta’ politica di creare un player nazionale e, in secondo luogo, Anima avrebbe un partner dalle spalle larghe per eventuali operazioni importanti di aggregazione.

Intanto a giugno 2017 la raccolta netta del gruppo Anima è stata positiva per 290 milioni, in aumento del 28,9% rispetto allo stesso mese del 2016. Il dato porta l’ammontare da inizio anno a 1,7 miliardi, importo che si confronta con i 5,2 miliardi dei primi sei mesi del 2016, risentendo soprattutto della minore propensione all’investimento del canale retail, nonostante il recupero degli ultimi mesi. Si segnala che nel periodo gennaio-giugno 2017 la raccolta delle gestioni patrimoniali è stata positiva per 1.039 milioni, ma in forte contrazione se paragonata ai 4.703 milioni del pari periodo del 2016. La raccolta riferita ai fondi aperti è stata positiva per 614 milioni, in aumento rispetto ai 545 milioni dei primi sei mesi del 2016. Il totale delle masse gestite a fine giugno è di circa 75 miliardi, in crescita del 3,2% rispetto a fine 2016.

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