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Il Pil accelera: +1,8% su base annua

Gentiloni: “non dilapidare gli ottimi risultati, il Governo farà la sua parte”. Crescita tendenziale al massimo da 6 anni. In calo l’agricoltura, su industria e servizi. Tredicesima variazione congiunturale positiva, sopra cioè la soglia zero

Cresce il prodotto interno lordo italiano nel primo trimestre del 2017. L’aumento è pari allo 0,5% rispetto al trimestre precedente e, dato più rassicurante, dell’1,8% su base annua. A comunicarlo è l’Istat, che ha pubblicato i dati corretti per gli effetti del calendario e destagionalizzati.

Guardando al dato in valori assoluti, il Pil del trimestre risulta pari a 400 miliardi e 547 milioni di euro. Si tratta del valore più alto da quasi sei anni, ovvero dall’ultimo trimestre del 2011. Siamo però ancora sotto i picchi pre-crisi, raggiunti nel 2008, di circa il 5,9%. In altre parole, si potrebbe dire che l’Italia ha recuperato quanto perso durante la seconda recessione, mentre c’è ancora strada da fare per `rimarginare´ i danni provocati dalla prima. 

Il premier Paolo Gentiloni, intervenuto al margine dell’inaugurazione del cantiere Open Fiber a Teramo, ha espresso soddisfazione: “l’economia accelera non dilapidare i risultati”. La variazione acquisita del Pil, quella cioè che si registrerebbe nel caso di crescita congiunturale nulla negli ultimi tre mesi dell’anno, per il 2017 è dell’1,5%, in linea con la previsione del Governo inserita nella nota di aggiornamento al Def. 

Secondo le serie storiche Istat, il dato tendenziale è il più alto dal 2011. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto dell’agricoltura e di un contestuale aumento nei settori dell’industria e dei servizi. La crescita su base trimestrale è in linea con le attese. La stima Istat coincide infatti con il consensus degli analisti riportato da Bloomberg negli scorsi giorni. Anche Pier Carlo Padona, ministro dell’Economia, e la Banca d’Italia avevano indicato un rialzo dello 0,5%. 

La crescita del Pil italiano è praticamente identica a quella del Pil francese. Negli Stati Uniti aumento dello 0,7%, +0,4% nel Regno Unito. Se il dato, a confronto con gli altri Paesi, è buono su base trimestrale, non è lo stesso per quanto riguarda i termini tendenziali. Fa peggio di noi solamente il Regno Unito (+1,5% su base annua), migliori invece Usa (+2,3%), Francia (2,2%). 

Per quanto riguarda l’Eurozona, ecco i dati Eurostat: +0,6% nel terzo trimestre, +2,5% su base annua. Fra i Paesi membri, Lettonia e Cipro sono quelli che crescono di più. 

 

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