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Il Mediterraneo allagherà l’Italia. L’innalzamento dell’acqua causato dai cambiamenti climatici in corso

La subsidenza minaccia le coste italiane. Uno studio dell’Ingv mette in guardia dai pericoli anche se i tempi sono molto lunghi.

Il  Mediterraneo allagherà l’Italia. L’innalzamento dell’acqua causato dai cambiamenti climatici in corso

Mediterraneo mangia terra. Il suo livello sale ad una velocità straordinaria, tale da aggredire oltre 38mila chilometri quadrati di coste. Chi e quando correrà ai ripari ? Tempo davanti ne abbiamo, ma anche i dinosauri secondo alcune teorie scomparvero a causa di cambiamenti climatici graduali.

Per tre ricercatori italiani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia bisogna prendere in considerazione il fenomeno, perché le coste sommerse porteranno morte e distruzione. Hanno pubblicato uno studio sulla rivista Environmental Research Letters che ha ridestato l’attenzione su un tema discusso anche alla recente Cop28 di Dubai. Senza risultati concreti, chiaramente.

Adriatico e Tirreno, i maggiori indiziati

L’Italia rischia disastri dal Friuli Venezia-Giulia alla Puglia sul lato Adriatico e in Toscana, Lazio, Sardegna per quello tirrenico.  Due mari amici ma fortemente indiziati per quello che possono provocare. In realtà cosa sta succedendo in modo così rapido ?

Sta crescendo la subsidenza. “ È il lento movimento verso il basso del suolo dovuto a cause naturali o antropiche, ha un ruolo cruciale nell’accelerare l’aumento del livello del mare lungo le coste, innescato dal riscaldamento globale a partire dal 1880″, ha detto all’Ansa Marco Anzidei uno dei tre ricercatori che ha firmato lo studio assieme ad Antonio Vecchio ed Enrico Serpelloni. 

Nelle aree a rischio ci saranno impatti sull’ambiente, sulle attività umane e sulle infrastrutture. Saliremo tutti sulle montagne o resteremo a nuotare tra pesci, mobili e automobili ? Uno scenario catastrofico che trova origine nelle mutate condizioni del pianeta. Del resto l’innalzamento delle acque è già in atto negli Oceani. Il caso delle isole Tuvalu nel Pacifico è emblematico in quanto il mare è salito di 10 centimetri negli ultimi 30 anni e gli abitanti hanno un piano di trasferimento in Australia.


Ora, è vero che la scienza è maestra di vita e bisogna rispettarla. Domani sarà in gioco la vita di milioni di italiani che vanno protetti a partire da subito, dice lo studio Ingv. Il lavoro contiene proiezioni al 2150 e forse non era il caso di farlo sapere. Prendiamola con leggerezza, perché poi ne approfittiamo tutti e finisce che ci prendiamo il nostro tempo per imparare a nuotare se non saremmo andati in montagna.

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