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Il Governo Draghi libera i fondi per l’Agrisolare: un bando del PNRR per ridurre la spesa di energia

Il bando del Mipaaf apre una nuova strada per il fotovoltaico al fine di ridurre il costo dell’energia in agricoltura. I pannelli andranno sui tetti e non toccheranno i terreni

Il Governo Draghi libera i fondi per l’Agrisolare: un bando del PNRR per ridurre la spesa di energia

Il Parco Agrisolare nelle aziende agricole è pronto per essere realizzato. E non uno soltanto. Il Ministero delle Politiche agricole ha pubblicato le modalità di presentazione delle domande di accesso alla realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo. Un intervento da 1,5 miliardi di euro finanziato con i fondi del PNRR e uno degli ultimi atti del Ministro Stefano Patuanelli, che si era impegnato con le organizzazioni degli agricoltori a favorire l’accesso ai contributi. Per tutto cio’ che riguarda la transizione ecologica è anche una garanzia del governo uscente rispetto ad eventuali modifiche o ripensamenti del governo che verrà.

Nel dettaglio, le domande per gli incentivi dovranno essere presentate attraverso il portale messo a disposizione dal GSE dal 27 settembre al 27 ottobre 2022. L’avviso contiene, intanto, le modalità per costruire i nuovi impianti in tre settori fondamentali della nostra economia: agricolo, zootecnico e agroindustriale. Non si cono altri sdettori. “La misura – spiega il Ministero – è inserita nella missione Rivoluzione verde e transizione ecologica, componente Economia circolare e agricoltura sostenibile”.

Parco Agrisolare, il 40% dei fondi andranno al Sud

Obiettivo finale della misura è quello di promuovere l’installazione di pannelli fotovoltaici con una nuova capacità di generazione di 375.000 Kw da energia solare. I tetti delle antiche cascine o di strutture direzionali potranno abbattere i materiali esistenti, sostituirli con tetti isolati per le installazioni, potranno creare sistemi automatizzati di ventilazione o di raffreddamento e posizionare pannelli solari con sistemi di gestione dei flussi e degli accumulatori. Il mercato da questo punto di vista offre una buona gamma di tecnologie ed apparecchiature. Dovranno chiaramente essere indicate nei progetti e nelle domande di contributo.

Le risorse sono destinate alla realizzazione di interventi nel settore della produzione agricola primaria per una quota pari a 1,2 miliardi di euro, mentre due quote di 150 milioni di euro andranno ad interventi per la trasformazione di prodotti agricoli e non agricoli. Si sa anche che i benefici per il 40% delle risorse complessive, saranno accordati a progetti da realizzare in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Una ripartizione di risorse del resto comune a tutte le misure del PNRR, laddove il governo Draghi ha stabilito di rilanciare gli investimenti nel Sud. Di particolare interesse nel piano Parco Agrisolare, è l’esclusione di consumo di suolo per le nuove infrastrutture.

Tra i Paesi europei, l’Italia in agricoltura spende circa il 20% per l’energia necessaria a sostenere coltivazioni e commercializzazioni dei prodotti, peraltro in aumento nelle esportazioni. Solo Francia e Germania spendono di più ma sono Paesi con sistemi energetici diversi dall’Italia. I nuovi Parchi potranno ridurre il gap di questi anni.

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