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Grandi opere e Tav: decine di arresti

Due operazioni distinte di Carabinieri e Finanza fanno luce su possibili casi di corruzione in relazione agli appalti per il sesto macrolotto dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, la People Mover di Pisa e la Tav Genova-Milano.

Grandi opere e Tav: decine di arresti

Ancora un’ondata di arresti per corruzione in tutta Italia. La retata è frutto di due operazioni distinte da parte dei Carabinieri di Roma e della Guardia di Finanza di Genova. La prima inchiesta riguarda il sesto macrolotto dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e la People Mover di Pisa, la seconda invece ha a che vedere con la Tav Genova-Milano.

Nell’inchiesta spiccano nomi illustri. Uno è l’imprenditore Giandomenico Monorchio (figlio dell’ex ragioniere generale dello Stato Andrea Monorchio) arrestato stamattina dai carabinieri del Comando Provinciale di Roma. L’altro, che risulta indagato a piede libero, è invece Giuseppe Lunardi, anch’egli imprenditore, nonché figlio dell’ex potente ministro Pdl ai Trasporti e alle Infrastrutture del governo Berlusconi, Pietro Lunardi.

Nel dettaglio, la Finanza sta eseguendo 14 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di imprenditori e dirigenti coinvolti nei lavori per la costruzione del Terzo Valico ferroviario Genova-Milano. Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di corruzione, concussione e turbativa d’asta in relazione a commesse per 324 milioni di euro.

La linea ad alta velocità denominata “Terzo Valico di Giovi” è stata definita di “interesse strategico nazionale”: collegherà Genova a Milano e dovrebbe essere pronta per il 2021. La Tav ligure è un’opera che vale 6,2 miliardi e ha l’obiettivo di potenziare i collegamenti del sistema portuale della Liguria con le principali linee ferroviarie del nord Italia e il resto d’Europa. Si sviluppa lungo 53 chilometri, di cui 37 in galleria. Il Cipe ha fissato un limite di spesa di 6,2 miliardi per il consorzio Cociv – un colosso di cui fanno parte Salini Impregilo, Condotte e Civ – che dovrà realizzare i sei lotti.

Oltre alle misure cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Genova, gli uomini della Guardia di Finanza stanno eseguendo alcune decine di perquisizioni in diverse regioni italiane. Complessivamente, secondo quanto si apprende, sarebbero oltre 20 gli indagati.

Nei mesi scorsi, l’indagine di Genova si è incrociata con un’analoga attività avviata dai Carabinieri del comando provinciale di Roma, che a loro volta stanno eseguendo misure cautelari in diverse regioni nei confronti di 21 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione e tentata estorsione. Gli investigatori ipotizzano un’associazione per delinquere che avrebbe usato la corruzione per ottenere contratti di subappalto non solo nei lavori di una tratta della Tav Milano-Genova, ma anche del sesto Macrolotto dell’A3 Salerno-Reggio Calabria e della People Mover di Pisa.

L’inchiesta, denominata “Amalgama”, ha fatto scattare arresti in varie regioni: Lazio, Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Abruzzo, Umbria e Calabria. L’indagine avrebbe ricostruito condotte illecite di un gruppo di persone costituito, organizzato e promosso dalla persona che, fino al 2015, è stata direttore dei lavori nell’ambito delle tre opere pubbliche interessate e dal suo socio di fatto, un imprenditore calabrese del ramo delle costruzioni stradali. Quest’ultimo si è avvalso del contributo di altre 9 persone, tra le quali anche alcuni funzionari del consorzio Cociv.

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