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Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo omaggiano il lavoro di JR sulla fragilità sociale

Le Gallerie d’Italia (Torino) di Intesa Sanpaolo apre la prima mostra personale in Italia di JR, artista francese famoso dal 9 febbraio al 16 luglio 2023

Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo omaggiano il lavoro di JR sulla fragilità sociale

JR ha portato la sua arte nel mondo con opere monumentali di arte pubblica capaci di coinvolgere la cittadinanza su temi sociali: dalle favelas brasiliane a un carcere di massima sicurezza in California, dalla Piramide del Louvre alle piramidi egizie, dal confine tra Israele e Palestina al confine del Messico con gli Stati Uniti.

L’esposizione è curata da Arturo Galansino e occuperà circa 4.000 metri quadrati del museo di Piazza San Carlo

Valeriia, Thierry, Andiara, Angel, Jamal, Ajara, Moise e Mozhda sono i nomi e i volti dei bambini che incarnano queste migrazioni forzate. Ingrandendo il loro ritratto su enormi teloni, JR restituisce un’identità a chi ne è privato. La loro effigie sulla Piazza dell’Opera di Lviv (Ucraina), nei campi di Mugombwa (Ruanda), Mbera (Mauritania), Lesbo (Grecia), nella comunità ospitante di Cúcuta (Colombia). Vengono dall’Ucraina, dal Congo, dal Venezuela, dal Mali, dall’Afghanistan ma li accomuna lo stesso atteggiamento.

Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore delle Gallerie d’Italia, commenta: “Presentiamo a Torino, per la prima volta in un museo italiano, il lavoro di uno degli artisti internazionali più originali e attenti ai grandi cambiamenti sociali. Il progetto, che unisce street art, fotografia e video installazioni, conferma la vocazione delle Gallerie d’Italia torinesi a stimolare la riflessione sulle complessità odierne, in linea con l’impegno di Intesa Sanpaolo a favore di una crescita sostenibile e inclusiva”.

JR dichiara: “Nel 2022, il numero di persone costrette a fuggire dal proprio luogo di residenza a causa di persecuzioni, guerre, violenze e violazioni dei diritti umani ha superato la minacciosa soglia dei 100 milioni. Questa emergenza è ora aggravata dalla carenza di cibo ed energia, dall’inflazione e dalle crisi legate al clima. In molti Paesi dell’Africa, del Medio Oriente, del Sud America, alle porte dell’Europa, le popolazioni sono costrette ad abbandonare le proprie case per assicurarsi la sopravvivenza altrove. La guerra in Ucraina ha provocato il più improvviso e uno dei più grandi esili forzati dalla Seconda guerra mondiale. Simbolo di questa tragedia senza fine, l’isola greca di Lesbo è teatro del flusso e riflusso dei migranti che arrivano via mare mentre i conflitti si sviluppano. Questa geografia della delocalizzazione forzata costituisce “luoghi off-limit” che ricevono un’eccessiva attenzione mediatica e sono allo stesso tempo invisibili”.

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