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Francia: deficit commerciale in rialzo e nuove pressioni per la Tav

A maggio c’è stato un rialzo significativo rispetto ai 7,17 miliardi di aprile – A pesare è stato soprattutto il settore energetico, con importazioni in crescita da 41,48 a 41,60 miliardi ed export in calo da 34,30 a 34,18 miliardi – Intanto da Parigi ribadiscono che alla Tav Torino-Lione “non ci sono alternative”.

Francia: deficit commerciale in rialzo e nuove pressioni per la Tav

La bilancia di Parigi comincia a pendere un po’ troppo dalla parte sbagliata. Secondo gli ultimi dati, a maggio il deficit commerciale francese ha continuato a salire, arrivando a quota 7,42 miliardi di euro. Un rialzo importante rispetto ai 7,17 miliardi del mese precedente. Il principale elemento di squilibrio è stata l’energia. In questo settore il valore delle importazioni è salito a 41,60 miliardi, dai 41,48 di aprile. Le esportazioni, invece, sono calate da 34,30 a 34,18 miliardi.

Sul fronte del trsporto merci intanto arriva una nuova spinta alla realizzazione della Tav Torino-Lione. Louis Besson, ex sindaco di Chambéry e capo della delegazione francese nella commissione intergovernativa, ha spiegato che per lui non ci sono alternative alla costruzione della linea ad alta velocità perché il suo Paese ha “interesse a intercettare i flussi delle merci che arrivano dall’Est Europa e collegarli con quelli dal Sud e dalla Penisola iberica”.

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