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Fornero: cambieremo governance super-Inps e Inail

“Porteremo a casa questo risultato entro la fine della legislatura” – Quanto alle pensioni “non è assolutamente necessaria una nuova riforma né nuovi tagli” – Frecciata ai sindacati sulla questione esodati: “Il governo ha affrontato il problema con realismo e senso di responsabilità. Vorrei che lo stesso fosse dimostrato da tutti”.

Fornero: cambieremo governance super-Inps e Inail

“Il Governo è pronto” a cambiare il sistema di governance degli enti di previdenza e assistenza, dalla super-Inps all’Inail, “ed è pronto anche a discutere quale sia lo strumento legislativo migliore per portare a casa questo risultato entro la legislatura”. Lo ha assicurato oggi il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, in audizione presso la Commissione bicamerale di controllo sugli enti di previdenza.

“Questa esigenza di cambiare la governance – ha spiegato Fornero – nasce non da un problema astratto, ma da un problema concreto che l’attuale modello di governance ha mostrato. C’è convergenza tra i risultati della commissione e la proposta di legge a firma del presidente della commissione Lavoro della Camera”.

Quanto alle pensioni  “non è assolutamente necessaria una nuova riforma né nuovi tagli – ha aggiunto il ministro, replicando alle recenti polemiche sui conti dell’Inps in seguito all’accorpamento con l’Inpdap -. La riforma ha ridotto la gobba della spesa pensionistica in rapporto al Pil e di nuovi interventi non c’è bisogno”.

Da una verifica fatta dall’Inps emerge “il pagamento del 100% del dovuto” da parte delle amministrazioni pubbliche: “Che ci sia un disavanzo dell’Inpdap – ha detto ancora Fornero – non è una novità”.

Infine, la questione esodati: “Il governo ha affrontato il problema con realismo e senso di responsabilità – ha rivendicato Fornero -. Vorrei che lo stesso fosse dimostrato da tutti”. Ai sindacati, che hanno organizzato un presidio davanti a Montecitorio il 9 ottobre per sollecitare il governo a risolvere il problema degli esodati, il ministro ha risposto che “il problema non è stato creato dal governo, ma vogliamo affrontarlo con la consapevolezza che si tratta di persone”.

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