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Fisco: detrazioni del 30% per chi investe in Pmi innovative

La Commissione europea ha autorizzato l’estensione degli incentivi fiscali all’investimento nel capitale di rischio dalle sole startup innovative a tutte le Pmi innovative: ora però serve un decreto attuativo da parte di Mef e Mise.

Fisco: detrazioni del 30% per chi investe in Pmi innovative

Da Bruxelles arriva una mano per le Pmi innovative italiane. La Commissione europea infatti ha autorizzato, in conformità con gli orientamenti già espressi sugli aiuti di Stato destinati a promuovere il finanziamento del rischio, gli incentivi fiscali all’investimento nel capitale di rischio delle Pmi innovative. Tale evoluzione consente ora l’estensione dell’ambito di applicabilità degli incentivi fiscali, già vigenti per gli investimenti in startup innovative, a una più ampia platea di imprese: le Pmi innovative, quindi non solo le aziende più giovani ma tutte quelle, di piccole e medie dimensioni, che si occupano di innovazione. Per la definitiva attuazione, manca però un decreto del Mef, da emanare in concerto col Mise e atteso nei primi mesi del 2019.

Gli incentivi fiscali prevedono, nello specifico:

•      persone fisiche: detrazione ai fini IRPEF del 30% della somma investita; l’investimento massimo detraibile in ciascun periodo d’imposta è pari a 1 milione di euro (corrispondente a una detrazione annua massima pari a 300mila euro);

•      persone giuridiche: deduzione ai fini IRES del 30% della somma investita; l’investimento massimo deducibile in ciascun periodo d’imposta pari a 1,8 milioni di euro (corrispondente a una deduzione annua massima pari a 540mila euro).

Oggi le Pmi innovative in Italia sono complessivamente oltre 900, di cui 29 quotate su AIM Italia, il segmento di Piazza Affari dedicato alle piccole e medie imprese.

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