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Fiat-Chrysler: accordo extra-giudiziale in vista con il sindacato americano Veba

La casa automobilistica torinese sta aspettando il verdetto della Corte del Delaware che deve decidere sulla quota di Chrysler in possesso del sindacato americano Veba – La sentenza dovrebbe arrivare tra giugno e luglio – Elkann ha anche dichiarato di essere convinto che Sergio Marchionne resterà nel gruppo Fiat per molti anni ancora

Fiat-Chrysler: accordo extra-giudiziale in vista con il sindacato americano Veba

Il piano di Fiat per conquistare Chrysler si sta arricchendo, in questi giorni, di nuovi tasselli e indiscrezioni. Ieri sera Bloomberg dava quasi per certo un maxi finanziamento da 10 miliardi di dollari in arrivo dalle banche per permettere alla società torinese di acquistare il rimanente 41,5% di Detroit. Gli istituti coinvolti sarebbero quattro pesi massimi del sistema bancario: Bank of America, Deutsche Bank, BNP Paribas e Goldman Sachs.

Per la scalata di Fiat al 100% di Chrysler, rimane però un ultimo importante ostacolo. La casa automobilistica torinese sta aspettando, prima di procedere alla fusione, il verdetto della Corte del Delaware nella causa sulla valutazione della quota Chrysler. Si tratta di decidere in merito alla quota di Chrysler in possesso del sindacato americano Veba (la forchetta, abbastanza ampia, dovrebbe aggirarsi tra 1,8 e 4,2 miliardi).

La sentenza dovrebbe arrivare tra giugno e luglio; non è escluso, comunque, che si arrivi a un accordo extra-giudiziale prima che il tribunale si pronunci. Una volta superato l’ostacolo del vedetto della Corte del Delaware, saranno sicuramente più chiari i tempi della fusione e dello sbarco a Wall Street. Il presidente John Elkann, in occasione dell’assemblea dei soci Exor, ha detto che “al momento è prematuro parlare sia della tempistica per la fusione con la controllata Chrysler sia dell’eventuale quota che Exor deterrebbe nella nuova società”. Elkann ha anche dichiarato di essere convinto che Sergio Marchionne resterà nel gruppo Fiat per molti anni ancora, nonostante abbia indicato come scadenza del suo mandato il 2015.

Nei prossimi giorni, forse addirittura domani, Sergio Marchionne incontrerà il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato. La discussione dovrebbe incentrarsi soprattutto sul futuro di due stabilimenti italiani di Mirafiori e Cassino. Il titolo sta vivendo una giornata positiva: ha aperto con un valore di 5,80, ha raggiunto i 5,925 euro e nel primo pomeriggio si è assestato intorno a 5,9 con un rialzo di quasi tre punti percentuali.

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