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Fed e tassi agitano i mercati. Manovre su Astaldi

Le dichiarazioni di Jerome Powell si fanno sentire sul mercato delle obbligazioni – Il decennale Usa è ai massimi, il Bund tedesco balza allo 0,53% con effetto positivo sullo spread che scende a 277 punti – Milano fa caso a sé, stressata dalle incertezze sulla manovra – Pirelli in forte calo, debole l’automotive

La manovra passa per un giorno in secondo piano. I mercati prendono atto che il presidente della Fed, Jerome Powell, non si è limitato a chiudere la stagione dei tassi bassi, ma ha anticipato che il costo del denaro, a fronte di un’economia esuberante, dovrà salire almeno al livello normale. Il contraccolpo delle parole di Jerome Powell sui tassi si fa sentire stamattina sul mercato finanziario, soprattutto sulle obbligazioni.

Scendono le Borse europee. A Milano l’indice Ftse Mib perde lo 0,6%, attorno a quota 20.600. Parigi -0,9%, Francoforte -0,4%. Frena anche Londra (-0,8%).

Il rendimento del Btp decennale è stabile attorno al 3,3%, ma lo spread scende a 277 da 283 perché la carta tedesca, in sintonia con il movimento generale dei tassi, schizza allo 0,53% dallo 0,47% di ieri. Il decennale Usa, in salita al 3,22%, è ai massimi da sette anni.

La finanza italiana, stressata dall’altalena della manovra, fa storia a sé. Il governo punta a una crescita pari a +1,5% nel 2019, +1,6% nel 2020 e +1,4% nel 2021. Ma non ci sono ancora numeri certi sulle coperture.

Tiene l’euro, a 1,148 su dollaro.

Poco mosso il petrolio dopo il balzo delle scorte Usa: Brent a 86,19 dollari al barile, Wti 76,32.

Il giacimento di Cape Vulture, nelle acque norvegesi, ha un valore potenziale di 50-70 milioni di barili, più del doppio rispetto alle stime precedenti. Cape Vulture è controllata al 64% da Equinor, al 24,5% da Petoro e all’11,5% da Eni (-0,32%). Rallenta anche Saipem -1,53%: Citi ha tagliato il giudizio.

A Piazza Affari è in forte calo Pirelli (-4,2%, a 6,80 euro). Marco Tronchetti Provera & C., Fidim, Massimo Moratti e Finanziaria Alberto Pirelli hanno comunicato l’impegno a rimanere per tre anni nell’azionariato di Camfin, la holding che detiene il 10% del produttore di pneumatici. Unicredit avvierà un confronto con i soci. Un report di Ubs declassa la società a “neutral”, ma con un prezzo obiettivo ben superiore alle attuali quotazioni. Il target a 12 mesi di Ubs si colloca a 7,6 euro da 8,5 precedente; la banca dice che tornerebbe “buy” nel caso di debolezza del titolo e ha rivisto le previsioni di redditività poco sotto un miliardo.

Altro tema di giornata le manovre tra Astaldi (+11,31% a 0,048 euro) e Salini (+0,30% dopo violente escursioni di prezzo). Dopo aver ammesso che la società “valuta” la situazione del concorrente, il titolo aveva aperto la giornata con un ribasso del 6%.

Poco mosse le banche. Unicredit +0,1%, Intesa Sanpaolo +0,5%. Sale ancora Credito Valtellinese (+0,5%). Banco Bpm in evidenza tra le popolari: ora guadagna l’1,4%, a 2,03 euro (+0,5% l’Eurostoxx Bank).

Il comparto assicurativo è il migliore dell’Eurostoxx (+1,3%). Generali +1,2%: Fincal, holding che fa capo a Francesco Gaetano Caltagirone, ha acquistato 250 mila azioni al prezzo medio di 14,658 euro.

Debole l’automotive: Ferrari-1,8%, Fiat Chrysler -0,5%.

Moncler -2,4%.

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