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Fca corre, Saipem crolla, Piazza Affari rimbalza

Il boom delle vendite di Fca in America dà sprint a Fca che trascina su anche Cnh – Crolla invece Saipem dopo le ultime mosse di Gazprom e di Putin – Positive anche le performance di Prysmian, Bper e Finmeccanica – In ribasso i titoli del lusso – Il Ftse Mib non aggancia quota 20mila – Attesa per il Direttorio della Bce di dopodomani.

PIAZZA AFFARI SCOMMETTE SULLA BCE. TORO AL TRAINO DI FIAT. AFFONDA SAIPEM
La caduta dei prezzi alla produzione nell’Unione Europea (-0,4%) ha portato nuovi argomenti a favore del QE dell’eurozona a due giorni dalla riunione della Bce.Riprende quota così la speranza degli operatori  su prossime misure espansive a tutto vantaggio del riaalzo. A Milano l’inbdice Ftse Mib +0,48% chiude a quota 19781. In terreno positivo anche Parigi +0,25% e Madrid +0,72%. In rosso invece Francoforte. In grande effervescenza Londra +1,29%.

Lo spread Btp/Bund aggiorna i minimi dal 2011 a quota 127 punti base. Il rendimento è invariato al 2,02%, Stabile la forbice tra Btp e Bonos a 111. Clima positivo a Wall Street dopo i dati positivi del settore costruzioni: l’indice S&P500 sale dello 0,3%, Dow Jones +0,2%, Nasdaq +0,4%. In evidenza nel settore biotech Biogen +7% dopo avere annunciato risultati promettenti per il suo farmaco per la cura dell’Alzheimer, che fra poco entrerà in una fase di sperimentazione finale. Il Brent è di nuovo in calo a 71,7 dollari al barile (-1,1%). Eni ha terminato la seduta con un progresso dello 0,7%, Tenaris guadagna lo 0,8%. 

Drastica caduta invece per Saipem -10%, vittima delle dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin, che ieri ha detto che il gasdotto South Stream non si farà: Saipem aveva vinto un contratto da 2 miliardi di dollari per il progetto. A Milano si è messa in luce Fiat Chrysler con un solido rialzo del 2,9% dopo i dati positivi sulle vendite di auto in Usa (+20%) e in Italia (+5,9%) a novembre.

Fra i titoli industriali, brillano anche Finmeccanica +1,8%, Cnh Industrial +3,7% e Prysmian +2,7%. La crisi del rublo e i moti di Hong Kong pesano sul settore lusso: Ferragamo  -4,4%. Tod’s ha perso il 2,9%. E’ salita Luxottica +1,2%. Telecom Italia ha azzerato le perdite e chiude in progresso dello 0,4%. “Sul Brasile non c’è fretta, non faremo il passo più lungo della gamba” ha dichiarato ieri l’ad Marco Patuano. Fra le utility spiccano i ribassi di Atlantia -1,2% e di A2A -1,8%, Enel sale dello 0,1%. Infine le banche: Unicredit è salita dell’1,1%, Ubi +2%, Pop.Emilia +2,8%. MontePaschi guadagna lo 0,4%, Banco Popolare +0,3%.

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