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Export vino: 2011 anno record

Secondo un’analisi di Coldiretti, il settore vinicolo ha fatto registrare nel 2011 il dato record di 4 miliardi di euro di esportazioni con un incremento del 14% su base annua

Export vino: 2011 anno record

Lo slowdown dell’economia italiana nel 2011 è stato attenuato e controbilanciato dall’andamento delle esportazioni che, nel settore agroalimentare, hanno fatto registrare dei valori record.

Secondo un’analisi condotta da Coldiretti e basata sui dati Istat relativi ai primi tre trimestri del 2011, l’export agroalimentare italiano ha fatto segnare un aumento complessivo del 9%. Il settore che ha fornito il contributo più importante a tale crescita è stato quello vinicolo che con 4 miliardi di euro di fatturato ha fatto registrare il record storico in valore delle esportazioni. Si tratta di un aumento su base annua del 14%, trainato principalmente dai paesi dell’Unione Europea (che rappresentano circa la metà dell’export totale) seguiti da Stati Uniti e paesi Asiatici. Un dato impressionante riguarda la Cina dove l’aumento su base annua delle esportazioni è stato pari all’87%.

Secondo i dati forniti da alcuni consorzi italiani (Consorzio di tutela del Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero, Consorzio di tutela dei Vini della Valpolicella, Consorzio del Chianti Classico) la percentuale di produzione vinicola che viene assorbita dal mercato estero è molto elevata e si attesta fra il 60% e l’80% del totale prodotto.

Analizzando la vendemmia 2011, Coldiretti sottolinea il netto calo della produzione, fermatasi a 40 milioni di ettolitri (-14% rispetto al 2010). In virtù di questi dati l’Italia perde la prima posizione occupata nella classifica dei produttori mondiali in favore della Francia (50,2 milioni di ettolitri) e viene quasi raggiunta dalla Spagna (39,9 milioni di ettolitri). A dispetto della riduzione della quantità della vendemmia si è avuto un incremento della qualità; infatti, la produzione è composta per quasi due terzi da vini appartenenti alle categorie Docg, Doc e Igt.

La crescita delle esportazioni non ha interessato solo il settore vinicolo ma l’intero settore agroalimentare, per questo motivo il presidente di Coldiretti ha dichiarato che: “La performance positiva registrata sui mercati internazionali dal settore più rappresentativo dell’economia reale dimostra che il Paese può tornare a crescere solo se investe nelle proprie risorse che sono i territori, l’identità, la cultura e il cibo”.

I risultati ottenuti potrebbero essere ancora migliori se, come sottolinea Coldiretti, si intraprendesse un’azione contro l’ “agropirateria” internazionale che secondo una stima vale circa 60 miliardi di euro.

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