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Export UE: buone notizie da manufatti ed energia

Gli ultimi aggiornamenti Eurostat sul commercio UE presentano un surplus di 13,1 mld a seguito dell’aumento dell’export, in particolare verso la Svizzera, e al calo delle importazioni. Germania sempre leader, mentre a soffrire è la Francia.

Export UE: buone notizie da manufatti ed energia

Eurostat ha pubblicato gli ultimi aggiornamenti relativi al commercio UE a settembre 2013. La prima stima per il commercio dell’Area Euro con il resto del mondo ha dato un avanzo di 13,1 miliardi di Euro, contro 8,6 mld nel mese di settembre 2012. Nello stesso periodo, se le esportazioni sono aumentate dell’1,0%, le importazioni sono diminuite dello 0,3%.
Continua a diminuire il deficit energetico UE (-255,5 mld rispetto ai primi otto mesi dell’anno scorso), mentre il surplus per i manufatti è aumentato (260,4 mld contro 227,9 mld). Sono infatti diminuite le importazioni, fatta eccezione per Turchia (+4%) e India (0%). Le diminuzioni più significative hanno interessato Giappone (-17%), Brasile (-15%) e Norvegia (-11%). Dal punto di vista dell’export salgono le vendite verso Svizzera (+32%) e Turchia (+5%), in calo quelle verso India (-4%), USA e Giappone (-3% per entrambe). Il surplus commerciale UE presenta significativi aumenti con Svizzera (56,2 mld rispetto a 23,8 mld l’anno scorso), mentre si riduce il deficit commerciale con Cina (-5,1 mld da -96,1 mld), Russia (-58,6 mld da -59,9 mld), Norvegia (-27,7 mld da -36,2 mld) e Giappone (-1,4 mld da -7,4 mld).
Dal punto di vista dei paesi membri, la maggiore redditività è stata osservata in Germania (+127,8 mld), seguita da Olanda (+36,0 mld), Irlanda (+25,3 mld), Italia (+19,3 mld) e Belgio (+11,4 mld). La Francia (-50,1 mld) ha invece registrato il deficit più pesante, seguita da Regno Unito (-44,5 mld) e Grecia (-12,9 mld).

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