Condividi

Eni, balzo dell’utile: +181% nei nove mesi

Nel terzo trimestre l’utile netto è salito a 1,53 miliardi dai 344 del terzo trimestre 2017, su del 26% anche i ricavi – Descalzi: “Neutralità di cassa per il 2018 a 55 dollari al barile”

Eni, balzo dell’utile: +181% nei nove mesi

Eni da record nel trimestre, ma soprattutto nei primi nove mesi dell’anno. Il colosso guidato da Claudio Descalzi ha chiuso il terzo trimestre e i primi nove mesi con risultati in forte crescita spinti soprattutto dalla performance dell’Exploration & Production per effetto del rafforzamento dello scenario petrolifero. Battute su tutta la linea le attese del mercato.

Nel dettaglio, nel terzo trimestre a impressionare è l’utile netto, balzato a 1,53 miliardi dai 344 del terzo trimestre 2017 con l’utile netto adjusted a 1,388 miliardi. Nei 9 mesi invece l’utile netto è salito a 3,73 miliardi (+181%) e quello adjusted è raddoppiato a 3,13 miliardi.

Lo comunica il gruppo petrolifero aggiungendo che l’utile operativo adjusted nei 9 mesi è più che raddoppiato a 8,25 miliardi (3,3 miliardi nel terzo trimestre).

Nei mesi luglio-agosto settembre i ricavi hanno registrato una crescita del 26% su base annua a 19,7 miliardi, mentre la produzione di idrocarburi si è attestata a 1,8 milioni di boe/g, con una crescita dell’1,2% a prezzi costanti (invariata su base reported) frenata dai minori volumi di gas prodotti rispetto alle attese a causa di eventi esogeni in alcuni paesi. Nei 9 mesi invece la crescita è del 3,9%. Le previsioni per il 2018 vedono una crescita del 3 per cento.

I risultati ottenuti da Eni nei nove mesi e nel terzo trimestre, spiega il gruppo, “sono stati trainati dal progressivo rafforzamento dello scenario petrolifero con la quotazione del Brent che ha raggiunto i massimi degli ultimi quattro anni. L’andamento del prezzo del greggio riflette il migliore bilanciamento dei fondamentali grazie alla crescita macroeconomica e alla disciplina produttiva dell’Opec e dei paesi non-Opec che ha mantenuto un elevato committment ai tagli produttivi, il ritorno delle scorte globali di greggio a livelli fisiologici, nonche’ il riemergere dei fattori geopolitici”.

L’amministratore delegato Claudio Descalzi sottolinea l’eccellente generazione di cassa e conferma “una neutralità di cassa per il 2018 a 55 dollari al barile”.

Piazza Affari accoglie con favore i conti di Eni e in una giornata di cali generalizzati in cui il Ftse Mib cede l’1,5%, Eni trova lo spunto guadagna lo 0,6%, dopo il +1,2% segnato in avvio.

Commenta