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Energia, il tetto Ue al prezzo del gas salta di nuovo: se ne riparla ad ottobre. Mattarella alza la voce

Europa divisa sulla proposta avanzata e caldeggiata dall’Italia su un tetto al prezzo del gas – Mattarella: “L’Italia l’ha proposto 4 mesi fa” – Germania ci ripensa: “Intervenire solo con meccanismi di mercato”

Energia, il tetto Ue al prezzo del gas salta di nuovo: se ne riparla ad ottobre. Mattarella alza la voce

Il tetto al prezzo del gas salta ancora, se ne riparla a ottobre. L’argomento non sarà discusso nella riunione dei ministri dell’Energia Ue di oggi, venerdì 9 settembre, ancora in corso, ma sarà demandato alla riunione dei capi di Stato e di governo, durante il loro vertice informale del 6 e 7 ottobre, a Praga, o addirittura al durante il Consiglio europeo formale di Bruxelles il 20 e 21 ottobre. A saltare non è solo il tetto al prezzo del gas russo ma anche la tassa sugli extraprofitti delle imprese energetiche, il cosiddetto “prelievo di solidarietà”.

Nella bozza delle conclusioni del vertice si parla anche di impiego necessario di “strumenti di liquidità di emergenza” per le utility alle prese con la volatilità del mercato. I ministri, inoltre, invitano “la Commissione a esaminare le opzioni su come utilizzare il mercato delle emissioni Ue – Ets – per far fronte all’attuale prezzo elevato dell’elettricità, ribadendo al contempo i propri impegni a raggiungere in modo economicamente vantaggioso gli obiettivi di taglio delle emissioni di gas a effetto serra concordati”.

Intanto il prezzo del gas scende ancora mentre si guarda alle mosse dei ministri dell’Energia dell’Ue. Ad Amsterdam le quotazioni scendono del 4% a 209 euro al megawattora.

Tetto prezzo gas salta, quali proposte potrebbero passare?

Al momento si è trovato consenso solo su tre delle cinque proposte formulate dalla Commissione europea nel suo documento informale (non paper), anche se persistono ancora dubbi sull’obbligatorietà di alcune misure. Le misure che hanno trovato un consenso sono tre:

  • l’imposizione di un tetto massimo di profitto (remunerativo) sulle fonti energetiche rinnovabili che permetta di usare i ricavi in eccesso per misure di sostegno a favore di famiglie ed imprese più fragili;
  • la riduzione del 5% del consumo energetico nelle ore di punta del giorno;
  • la possibilità di sostenere la liquidità delle imprese energetiche colpite dall’estrema volatilità dei prezzi.

Perché il tetto al prezzo del gas salta ancora?

I retroscena spiegano che la misura proposta dal governo Draghi ha incassato il sostegno di Grecia, Belgio, Slovacchia, Slovenia, Romania, Lussemburgo e Polonia che vorrebbero piuttosto un “price cap” generalizzato a tutto il gas importato, compreso quello liquefatto (Gnl) dato che tutti i Paesi sono mesi che si muovono per diversificare gli approvvigionamenti e se le minacce di Putin diventassero realtà allora sarebbe inutile applicare un tetto al prezzo solo al gas russo. Invece l’Olanda – finora uno dei paesi che si opponevano con più forza dato che ha sede la Borsa che ospita il trading del gas europeo – è ora “aperta” alla discussione stando alle ultime affermazioni del premier Mark Rutte. Ma – ha precisato – la proposta “va migliorata” ed occorre “garantire che ci sia abbastanza flessibilità nell’attuazione”. A porre il veto ci sono Ungheria, Austria e Repubblica Ceca, ma soprattutto la Germania, che aveva prima aperto al price cap, ora invece sembra tornata sui suoi passi più favorevole al disaccoppiamento dei prezzi dell’elettricità da quelli del gas, altra proposta della Commissione. Il motivo dell’opposizione: i venditori alternativi alla Russia potrebbero decidere di guardare altrove per spuntare prezzi più elevati. Ma al momento Asia e Stati Uniti pagano prezzi di mercato sensibilmente più bassi di quello europeo: rispettivamente la metà, nel caso dell’Asia e 10 volte meno nel caso degli Usa.

Mattarella sul price cap: “l’Italia lo ha proposto 4 mesi fa”

Sulla riunione di Bruxelles, è intervenuto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Macedonia, che non ci gira intorno: “Italia ha proposto price cap 4 mesi fa” e che bisogna procedere subito con “l’inserimento di un tetto al prezzo del gas e superare le resistenze che ancora ci sono a causa di alcuni Paesi membri”. Solo così, prosegue il Capo di Stato, “avremo la garanzia di mettere in sicurezza milioni di famiglie e imprese dal rischio di speculazioni politiche e finanziarie. Un simile e sconsiderato aumento dei prezzi dell’energia era impensabile, da diversi mesi siamo favorevoli e propensi a introdurre il price cap ancor prima che il caro energia si abbattesse sul nostro continente. Ogni giorno che passa è un’ulteriore sofferenza per l’intera Europa”.

Gentiloni: “Inflazione giù solo con misure efficaci sull’energia”

Dunque, l’incontro di oggi non è risolutivo e, sulla base del dibattito che si svolgerà fra i ministri dell’energia europei, la Commissione farà le sue proposte martedì 13 settembre in occasione della riunione del Collegio dei commissari a Strasburgo che “sarà molto importante”, ha detto il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, prima delle riunioni informali dell’Eurogruppo e dell’Ecofin, a Praga.

“Da un lato manteniamo la crescita e la disoccupazione è bassa” ma dall’altro, “a causa dell’alta inflazione i rischi di una recessione ci sono”, ha proseguito il commissario Ue all’Economia, aggiungendo che “in questa incertezza è cruciale cooperare con le politiche fiscale e monetarie per abbassare l’inflazione. Ma ciò che davvero può far abbassare l’inflazione è un pacchetto di misure sull’energia davvero efficace. È molto importante che martedì prossimo la Commissione proporrà le misure” per affrontare la crisi energetica. Discuteremo della situazione economica, e sappiamo che entriamo nell’autunno in un quadro di incertezza senza precedenti”, ha concluso Gentiloni.

Revisione regole di bilancio ad ottobre

La Commissione Ue presenterà le proposte per la revisione delle regole di bilancio e della governance economica ad ottobre. L’annuncio del Commissario Gentiloni, secondo il quale “un accordo sarà un segnale molto forte per i mercati in una fase di nuova grande incertezza”. La proposta sarà presentata nella seconda metà di ottobre. “L’obiettivo della revisione è avere stabilità finanziaria, sostenibilità del debito – che è cresciuto ovviamente dopo queste crisi, siamo al 97% nell’eurozona – ma allo stesso tempo mantenere un forte sostegno agli investimenti”, ha concluso il commissario Ue all’Economia.

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