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Energia: Ferrovie dello Stato lancia gara da 130 milioni per la costruzione di venti impianti fotovoltaici

Lanciato il bando per i primi venti impianti da costruire sul territorio. Previsto un altro bando per il prossimo autunno. Ferraris, FS: «Dal 2024 produrremo energia per i nostri treni, con benefici per la collettività»

Energia: Ferrovie dello Stato lancia gara da 130 milioni per la costruzione di venti impianti fotovoltaici

Ferservizi, società che gestisce la vendita e la locazione del patrimonio immobiliare del Gruppo FS, ha pubblicato un bando di gara sulla Gazzetta ufficiale europea per la progettazione esecutiva e la realizzazione di venti impianti fotovoltaici per un valore totale di 130 milioni di euro. Gli impianti saranno installati presso le aree di proprietà del Gruppo FS Italiane limitrofe alle sottostazioni elettriche ferroviarie.

Obiettivo di FS: produrre dal 2024 energia propria per i treni

L’obiettivo di Ferrovie dello Stato è quello di produrre energia propria per i treni tramite fonti green come annunciato dall’amministratore delegato Luigi Ferraris con il Piano industriale 2022-2031. Il piano strategico 2022-2031 di FS punta a raggiungere una produzione di energia dal fotovoltaico pari a circa il 10% di quella attualmente prodotta in tutta Italia dagli impianti a energia solare offrendo così un contributo concreto alla transizione green del Paese.

L’installazione degli impianti permetterà a FS di pesare meno sul sistema Paese nell’approvvigionamento nazionale da fornitori esteri e di recitare un ruolo attivo nella sfida della transizione ecologica. Già nel 2027, secondo il piano, FS coprirà il 40% del proprio fabbisogno energetico, producendo fino a 2,6 TWh, con un investimento di oltre 1,6 miliardi di euro.

Impianti fotovoltaici da realizzare su tutto il territorio nazionale

Il bando è stato lanciato il 9 gennaio scorso ed è composto di quattro lotti che coprono l’intero territorio italiano dove verranno individuate le apposite aree di proprietà RFI (capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS) e Anas (la società delle strade del Polo Infrastrutture). Complessivamente sono state censite aree per 30 milioni di metri quadri non più funzionali al servizio ferroviario che possono essere utilizzate per nuovi scopi.

Il primo lotto, dal valore di 20 milioni, prevede la realizzazione di impianti fotovoltaici in tre regioni del Nord Italia: Ostiglia e Padova in Veneto, Strassoldo e Pontebba nel Friuli-Venezia Giulia e Chivasso in Piemonte; il secondo comprende la realizzazione di impianti in quattro regioni del Centro-sud, per un valore di 40 milioni: Arezzo e Grosseto (Toscana), Santa Severa (Lazio), Avezzano (Abruzzo), Benevento e Contursi (Campania); il terzo lotto, dal valore di 40 milioni, comprende quattro località della Puglia: Foggia, Brindisi, Nasisi e Lecce; l’ultimo, del valore di 30 milioni, coprirà le aree di Cassano allo Ionio, Contesse, Mileto, Saline Joniche (Calabria) e Agira (Sicilia).

È previsto il lancio di un altro bando il prossimo autunno, per altri quaranta impianti. Con i futuri impianti installati, il Gruppo FS potrà erogare già dal 2024 una potenza di oltre 300 megawatt con l’obiettivo di arrivare a 2 gigawatt nel 2027.

Gli impianti saranno collegati alla rete ferroviaria in modo da poter utilizzare l’energia prodotta per la trazione dei treni.

Ferraris, FS: diventare uno dei maggiori produttori di energia rinnovabile per contribuire al risparmio energetico.

L’Amministratore Delegato di Ferrovie, Luigi Ferraris ha spiegato la necessità per FS di diventare autoproduttore di energia: “Noi come Ferrovie dello Stato, movimentiamo il Paese e siamo grandi consumatori di energia. Siamo i primi in Italia, con il 2% del consumo nazionale. Abbiamo quindi una grande responsabilità con il fine di contribuire al risparmio energetico. In tal senso, ci siamo dati l’obiettivo di diventare autoproduttori di energia, il che ci consentirà di diventare uno dei maggiori produttori di energia rinnovabile. Già quest’anno abbiamo lanciato una gara e dal 2024 inizieremo a generare energia. Si tratta di un investimento che oltre a produrre un vantaggio aziendale importante, rappresenterà un beneficio significativo per tutta la collettività“.

Ferrovie dello Stato punta ad anticipare di dieci anni la data del 2050 indicata dall’Unione Europea per il raggiungimento della carbon neutrality.

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