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Enel: il Consiglio di Stato annulla la sanzione Antitrust da 93 milioni. “Nessun abuso”

Enel era accusata di abuso di posizione dominante, ma il Consiglio di Stato ha ritenuto “insussistente ogni ipotesi di abuso” e disposto l’annullamento della sanzione

Enel: il Consiglio di Stato annulla la sanzione Antitrust da 93 milioni. “Nessun abuso”

Con una sentenza pubblicata giovedì 1° dicembre, il Consiglio di Stato ha integralmente annullato la sanzione da 93 milioni di euro emessa dall’Antitrust nei confronti di Enel risalente al 20 dicembre 2018 e il cui importo era già stato ridotto a 27 milioni in primo grado dal Tar.

Cosa contesta l’Antitrust al guppo Enel?

L’Antitrust aveva contestato alle società del gruppo Enel una presunta condotta che, secondo l’Autorità,  sarebbe consistita in un abuso di posizione dominante a vantaggio di Enel Energia, che si sarebbe avvalsa del consenso privacy per finalità commerciali, rilasciato dalla clientela di Servizio Elettrico Nazionale in favore delle società del gruppo, per contattare i clienti del mercato tutelato.

La pronuncia del Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato ha accolto pienamente “le difese svolte dalle società”, si legge in una nota di Enel. Il Consiglio ha ritenuto insussistente ogni ipotesi di abuso e disposto l’annullamento integrale della sanzione Antitrust. Enel, dunque, non dovrà pagare né la multa da 93 milioni inflitta nel 2018 né l’importo ridotto a 27 milioni dal Tar in primo grado. “Le società ritengono di aver sempre agito nel pieno rispetto della normativa e delle regole di leale concorrenza e accolgono quindi con grande soddisfazione il riconoscimento delle proprie ragioni”, conclude la nota del gruppo guidato da Francesco Starace.

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