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Effetto Egitto sulla benzina, arrivano nuovi rincari

L’Eni ha deciso di aumentare di nuovo i prezzi raccomandati di benzina e diesel di un centesimo al litro – Le punte sono a 1,860 euro per la verde e a 1,741 euro per il gasolio – Il Codacons: “Nuovo esposto alle Procure di Roma e Milano. Le conseguenze degli scontri egiziani dovrebbero registrarsi solo nelle prossime settimane”.

Effetto Egitto sulla benzina, arrivano nuovi rincari

L’incertezza politica in Egitto pesa ancora sui prezzi dei carburanti. Secondo il monitoraggio di Quotidiano energia, “la settimana sulla rete comincia nel segno dei rincari. L’Eni ha deciso di aumentare di nuovo i prezzi raccomandati di benzina e diesel di un centesimo al litro”. Nel weekend, invece, si sono mossi Ip (+0,5 centesimi sulla verde) ed Esso (+0,5 centesimi su benzina e gasolio). E sui mercati internazionali i prezzi sono ancora in salita, in particolare per la benzina.

Sul territorio, sottolinea ancora Quotidiano energia, i listini sono “naturalmente in ascesa” e “aumenti più consistenti saranno inevitabili anche nei prossimi giorni, se la situazione internazionale non segnerà rasserenamenti”. Le medie nazionali della benzina e del diesel sono rispettivamente a 1,824 euro al litro e a 1,722 euro (il Gpl a 0,771 euro). Le punte sono a 1,860 euro per la verde e a 1,741 euro per il gasolio.

Gli aumenti dei carburanti negli ultimi giorni “sono del tutto ingiustificati” e “rappresentano un evidente danno economico per gli automobilisti”, afferma il Codacons, che farà “un nuovo esposto alle Procure di Roma e Milano, già incaricate di indagare sulle speculazioni legate ai carburanti, per verificare se gli ultimi rincari dei listini possano configurare fattispecie penalmente rilevanti, come la truffa agli automobilisti”.

Secondo l’associazione dei consumatori, “le tensioni in Egitto non possono ripercuotersi sui prezzi di benzina e gasolio venduti oggi nel nostro Paese perché i carburanti erogati in questi giorni dai distributori italiani sono stati acquistati dalle compagnie petrolifere settimane, se non mesi fa, ossia quando la situazione dell’Egitto rientrava ancora nella normalità. Le conseguenze degli scontri egiziani sulle quotazioni del petrolio e quindi sui prezzi alla pompa dovrebbero registrarsi non nell’immediato, ma solo nelle prossime settimane”.

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