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Effetto Biden sui mercati: Asia in volo, Nasdaq in orbita

La convinzione che la presidenza Biden non comporterà sconvolgimenti tonifica e incoraggia i mercati – Scintille in Borsa – Oro e petrolio avanzano

Effetto Biden sui mercati: Asia in volo, Nasdaq in orbita

Parte alla grande la settimana finanziaria, sotto la spinta della vittoria elettorale di Joe Biden. Salgono le azioni, prende il volo lo yuan, cresce il petrolio. È l’effetto prodotto dalla vittoria del candidato democratico, che pone fine all’incertezza sullo scrutinio Usa. Il Nasdaq anticipa un esordio spettacolare: i futures sul listino Usa sono in ascesa del 2,5%.

Festeggiano i listini cinesi, in attesa della partenza del Single’s Day, la festa degli scapoli che Alibaba ha trasformato nella più grande fiera degli sconti online. L’indice Csi 300 di Shanghai e Shenzhen avanza dell’1,7%, Hong Kong dell’1,4%. I volumi degli acquisti, soprattutto nel comparto delle società dell’alta tecnologia, sono in forte aumento, e sale il timore di non riuscire a comprare azioni. L’indice ChiNext di Shenzen guadagna il 3,5%, l’HSTech di Hong Kong il 4,5%.

L’INDICE NIKKEI AGGIORNA IL MASSIMO DAL 1991 DI TOKYO

Vola anche lo yuan, a 6,5858 sul dollaro (+5,7% in 12 mesi). I dati macroeconomici della Cina diffusi oggi contribuiscono a tenere alto il morale. A ottobre le esportazioni sono salite del 7,6%, in calo rispetto a settembre, ma meglio del +6,5% atteso dal consensus.

L’euforia procede anche in Giappone, dopo che venerdì l’indice Nikkei ha stabilito un nuovo massimo dal 1991. La Borsa avanza stamane del 2,1% nonostante la rivalutazione dello yen, a un passo da quota cento sul dollaro. C’è viva attesa per i conti di Softbank, il colosso protagonista delle incursioni sul listino della scorsa estate: con una serie di fortunate acquisizioni (e la vendita del gruppo inglese Arm) i conti sembrano tornati in regola.

Ma l’euforia contagia tutta l’Asia, guarita (con l’eccezione dell’India) dal contagio: in settimana sono attesi i conti di Foxconn, il primo fornitore di Apple. Kospi di Seul +1,5%, S&P ASX 200 di Sidney +1,7%.

OIL, LA LIBIA TORNA A RITMI RECORD

Il Petrolio Brent guadagna il 2,4%, a 40,4 dollari il barile. La Libia ha già superato il milione di barili al giorno di produzione, circa 5 volte quel che pompava alla fine dell’estate. Nel Golfo del Messico sta per arrivare il dodicesimo uragano della stagione. Nelle prossime ore, quella che per il momento è una tempesta tropicale dovrebbe investire la Florida.

Oro a 1.964 dollari l’oncia, +0,5%, dal +3,8% della scorsa settimana.

SANITÀ E RECESSIONE, LE PRIME SFIDE DEL PRESIDENTE

Joe Biden non intende perdere tempo. Nelle prime 48 ore dopo l’affermazione elettorale, il neopresidente ha preannunciato l’intenzione di far rientrare gli Stati Uniti nel trattato sul clima e nell’Organizzazione mondiale della Sanità immediatamente dopo l’insediamento alla Casa Bianca. E non mancherà un intervento sui dreamers, “cancellati” dall’amministrazione Trump. La prima decisione sarà però la costituzione di una task force federale per fronteggiare il Covid-19, in aperta discontinuità con la politica seguita da Donald Trump.

Ma Biden è atteso al varco dall’emergenza sanitaria e da quella economica, che dovrà affrontare con mezzi limitati perché è scontato che il Senato concederà il via libera solo ad un pacchetto di misure fiscali più contenuto di quanto sperato.

SINISCALCO: LA RIPRESA SULLE SPALLE DELLA FED

Non è per forza una cattiva notizia, spiega stamane su “Repubblica” l’ex ministro del Tesoro, Domenico Siniscalco: “Il sostegno della ripresa tornerà sulle spalle della Federal Reserve: ciò manterrà i tassi di interesse e il dollaro su livelli bassi, con i mercati azionari come principale impiego della ricchezza, e dunque su livelli elevati. Queste tendenze potrebbero essere ulteriormente accentuate dal nuovo programma di acquisti della Banca Centrale Europea. Uno scenario che piace ai mercati e non richiede un cambiamento nei portafogli e nelle posizioni di rischio degli investitori”.

LA UE DI FRONTE A BREXIT E CRISI TURCA

Oggi il vertice dei ministri degli Esteri dell’Unione Europea avrà modo di analizzare le conseguenze per Bruxelles degli effetti della sconfitta dei sovranisti sulle trattative per la Brexit. Intanto, s’aggrava un altro focolaio di crisi ai confini della Ue. La lira turca rimbalza dopo un fine settimana caotico. Si è dimesso anche il ministro delle Finanze, Berat Albayrak, genero del presidente Recep Tayyip Erdogan. Una decisione arrivata due giorni dopo il licenziamento del presidente della Banca Centrale Turca, Murat Uysal, sostituito dopo appena 16 mesi da Naci Agbal. Albayrak paga il crollo della lira turca, di cui avrebbe dovuto garantire una ripresa, ma che ha perso il 40% del valore nell’ultimo anno, mentre l’inflazione annua è salita all’11,89%.

Giovedì l’andamento della pandemia e le risposte alla recessione saranno al centro dell’incontro annuale della Bce di giovedì. Al “Forum on Central Banking” parteciperanno Christine Lagarde, il governatore della Bank of England Andrew Bailey e il numero uno della Fed Jerome Powell.

AL VIA OGGI L’OFFERTA DI FUTURA

Dopo la conferma del rating Italia da parte di Moody’s (baa3, outlook stabile) il Tesoro lancia stamane la seconda tranche del Btp Futura, il titolo di Stato finalizzato a reperire risorse anti-Covid che sarà in vendita dal fino al 13 novembre, salvo chiusura anticipata del collocamento. Viene confermata la remunerazione delle cedole in progresso a mano a mano che passa il tempo: livello minimo dello 0,35% dal primo al terzo anno, dello 0,6% dal quarto al sesto e dell’1% per gli ultimi due anni. A differenza dell’emissione di luglio, che aveva raccolto 6 miliardi, il bond avrà una scadenza a 8 anni (contro i 10 precedenti).

Tra i dati macroeconomici, attesa per il dato sulla produzione industriale a settembre, che potrebbe fornire una prima indicazione sul rallentamento dell’economia dopo la fiammata estiva, con il centro studi di Confindustria che ha già stimato un -3,2%.

In mattinata arriveranno altri dati congiunturali:

  • L’indice tedesco Zew (martedì)
  • Il Pil del Regno Unito (venerdì)
  • Il rapporto mensile della Bce sull’Eurozona
  • Mercoledì si terrà l’asta Bot di metà mese, il giorno dopo toccherà all’offerta a medio-lungo.

OGGI I CONTI DI FINECO E BREMBO

Ancora sostenuto il numero delle trimestrali. Si comincia oggi con i conti di FinecoBank, Brembo, Cementir e Rcs. A seguire Tim e Terna (mercoledì), Generali (giovedì) e Atlantia (venerdì).

Mercoledì sarà chiuso il mercato obbligazionario Usa per la ricorrenza del Veterans Day. Sempre mercoledì la Cina si ferma per il Single Day, la giornata delle offerte scontate di Alibaba.

Negli Usa arrivano i conti di Walt Disney e Mc Donald’s.

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