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Effetto Bce: i Btp volano e trascinano banche, Poste e risparmio

Lagarde non delude e rafforza il bazooka: non scalda le Borse, ma mette le ali ai Btp, con effetto su banche, Poste e risparmio gestito – Oggi si attendono i dati shock sulla disoccupazione americana: il 20% è lo spartiacque

Effetto Bce: i Btp volano e trascinano banche, Poste e risparmio

“Il crollo dell’economia nel secondo trimestre sarà senza precedenti”, ha ammonito ieri Christine Lagarde, spiegando le ragioni della nuova imponente iniezione di liquidità che la Banca Centrale Europea immetterà fino al 2021 inoltrato nell’economia del Vecchio Continente, che quest’anno arretrerà dell’8,7%. I mercati intanto si preparano ad accogliere un altro dato shock: le statistiche sulla disoccupazione Usa, che, secondo le previsioni, dovrebbe essere salita al 19,7%: oltrepassare il 20% vorrebbe dire tornare ai livelli della Grande Depressione del 1929.

Questi segnali hanno raffreddato gli entusiasmi per la ripresa dei giorni scorsi, che hanno comunque spinto lo Borse ai massimi da marzo e anche più in là, mentre l’euro, al rimorchio del motore tedesco, al solito lento a mettersi in moto ma dall’azione costante, si avvia a chiudere ai massimi da tre mesi, poco sotto 1,14. Il Toro, insomma, si prende una meritata pausa, sostenuto dai guadagni dei titoli di Stato.

L’indice globale Dow Jones Asia, stamane + 0,3%, è salito in settimana del 5%.

Il Nikkei di Tokyo sale dello 0,3%, l’indice Shanghai Composite arretra dello 0,2%. In parità Hong Kong, al termine di una giornata molto delicata: Il parlamento ha approvato la legge che punisce chi insulta l’inno nazionale cinese. Nonostante il divieto del governo, centinaia di persone hanno partecipato alla veglia per ricordare il massacro di piazza Tienanmen. Ci sono stati scontri e arresti.

Vola il Kospi coreano: +1,2%, addirittura +9,4% nella settimana. Samsung Electronics, incurante dei guai giudiziari dell’erede della dinastia, ha messo in fila dieci sedute positive, una sequenza che non si vedeva dal 2015, l’ultimo balzo di un titolo che ha guadagnato il 150% negli ultimi due anni. Il produttore di chip asiatico segue le sorti dell’indice di settore Philadelphia Semiconductor, tornato nel giro di poche settimane a contatto dei massimi di febbraio.

Fa ancor meglio Singapore: +10% in settimana. A Mumbai (+0,4%) si è messa in luce Tata Motors (+4%).

L’indice S&P500 ha perso ieri, giorno di lotta e di proteste razziali, lo 0,3%, ma da venerdì scorso guadagna il 2,3%. Giù anche il Nasdaq (-0,69%), piatto il Dow Jones (+0,05%).

Il rendimento del Treasury Note a dieci anni si spinge a 0,82%, livello che non si vedeva da fine aprile. I tassi di mercato stanno salendo di più nella parte a lunga rispetto a quella a breve, per effetto dell’arrivo delle colossali emissioni di nuovo debito da parte del Tesoro di Washington e perché ci si aspetta che la Federal Reserve, la settimana prossima, anticipi interventi di controllo sul primo tratto della curva. Il differenziale tra il rendimento del Treasury a cinque anni e quello a trent’anni è a 122 punti base, sui massimi degli ultimi tre anni.

Petrolio Brent in rialzo per il settimo giorno consecutivo, a 40,2 dollari il barile.

L’euro si apprezza stamane a 1,135 sul dollaro, vicino ai massimi degli ultimi tre mesi, all’indomani degli annunci della Bce, che ieri non ha deluso le attese.

UN DRAGHI DAY PER IL VECCHIO CONTINENTE

Seduta nervosa ieri per le piazze finanziarie del Vecchio Continente, anche se la Bce non ha deluso le attese. Ma la nuova iniezione di liquidità, seppur più generosa del previsto, non ha scaldato i listini azionari, salvo una fiammata di Milano, la più condizionata dall’andamento del mercato del debito. È stato comunque un “Draghi Day”, non solo perché la Banca di Francoforte, archiviati i malumori dei falchi e il diktat della Corte di Karlsruhe, procede nel solco del “whatever it takes”, ma soprattutto perché la Germania ha finalmente adottato quella politica fiscale espansiva che super Mario ha consigliato invano per anni.

IN ARRIVO ALTRI 600 MILIARDI PER IL BAZOOKA DELLA BCE

La Banca centrale è andata oltre le attese nel programma Pepp, aumentando la dotazione di altri 600 miliardi di euro (contro attese di 500 miliardi), fino a un totale di 1.350 miliardi complessivi. La durata è stata prolungata fino a metà 2022, mentre il mercato si attendeva che la scadenza del 31 dicembre 2021 fosse confermata.

Gli acquisti proseguiranno all’insegna della massima flessibilità, ovvero saranno concentrati dove più servono (Italia, Grecia, Portogallo e Spagna). Christine Lagarde ha assicurato che la Bca continuerà “a usare il Pepp per fronteggiare i rischi di frammentazione”.

ACQUISTI CONCENTRATI IN PERIFERIA, NIENTE JUNK BOND

La presidente ha però precisato che il board non ha discusso di inserire i “bond spazzatura” (o “fallen angels”) nel programma.

Lagarde ha evitato lo scontro frontale con la Corte costituzionale tedesca, ma ha ribadito che “la Bce è soggetta alla giurisdizione della Corte Europea di Giustizia”, che ha giudicato gli acquisti di bond “in linea con il mandato. Siamo fiduciosi – ha aggiunto – che verrà trovata una buona soluzione che non comprometterà l’indipendenza della Bce, la legge europea e la sentenza della Corte europea”.

PIAZZA AFFARI APPLAUDE, POI FRENA

Le parole della presidente hanno scandito l’evoluzione della giornata di Piazza Affari, che ha chiuso con un lieve ribasso (-0,04% a 19.634 punti) una seduta a più velocità: mattina dominata dalle vendite, rimbalzo nel pomeriggio dopo gli annunci della Bce fino al massimo degli ultimi tre mesi a quota 19.848. Infine, una correzione sul filo di lana.

LA GERMANIA DÀ IL VIA AL PIANO DI RILANCIO

In frenata le altre borse europee: Ftse 100 di Londra -0,63%, Cac 40 di Parigi -0,21%, Ibex 35 di Madrid -0,73%.

Francoforte archivia a -0,47% la giornata in cui, parola di Angela Merkel, “è stato varato il piano di rilancio dell’economia più completo della storia tedesca”. Dopo una maratona di due giorni, Cdu-Csu e Spd hanno raggiunto l’intesa su un piano da 130 miliardi che va a completare il programma da 1.100 miliardi varato a maggio.

CALA L’IVA, FONDI PER AUTO ELETTRICA E IDROGENO

L’intesa in 57 punti prevede sia misure di sostegno a famiglie e imprese che investimenti nel digitale e nell’economia verde. Scende nei prossimi sei mesi l’Iva, viene concesso un bonus di 300 euro a figlio, mentre le imprese godranno di sgravi fiscali. Agli investimenti saranno destinati 50 miliardi, più 6,7 miliardi per l’auto elettrica e lo sviluppo di una filiera per la produzione di idrogeno.

Nell’attesa che la panzer economia torni a pieno regime (appuntamento al 2022 secondo il ministro dell’Economia, Peter Altmeier), la finanza italiana può consolarsi con il miglioramento delle condizioni per i Btp, che comunque rappresentano un debito, seppur meno oneroso.

PRENDONO IL VOLO I BTP, SPREAD A 170.

Dopo gli annunci della Bce, i governativi della periferia della zona euro hanno preso il volo. Il Btp 10 anni ha guadagnato l’1,20% nell’arco della giornata, mettendo a segno la miglior performance giornaliera dallo scorso 26 marzo. Il rendimento è sceso sui livelli di fine marzo, a 1,39%, con lo spread che si è contratto fino a 170 punti base. Progressi di notevoli dimensioni anche per i governativi di Spagna, Portogallo e Grecia. Al contrario, il rendimento del Bund decennale è salito a -0,32%, massimo da inizio aprile.

INVESTITORI DA 40 PAESI IN FILA PER IL NUOVO DECENNALE

Ben 490 investitori in arrivo da 40 Paesi hanno fatto incetta del 76% del nuovo Btp collocato via sindacato con ordini record per 108 miliardi di euro.

EFFETTO OBBLIGAZIONI ANCHE PER POSTE E GESTITO

Banche e risparmio gestito hanno approfittato del miglioramento del mercato obbligazionario. Allunga Poste Italiane (+3,2%). Fa ancor meglio Banca Mediolanum (+3,8%), segue Azimut (+2,5%), promossa da Hsbc. FinecoBank +1,5%; raccolta netta per 873 milioni a maggio.

Tra le banche, svettano Bpm (+4,35) e Popolare Sondrio (+4,19%).

ATLANTIA -2%. CONTE SI SCHIERA PER LA REVOCA

Atlantia -2%. “Ci sono molti elementi che giustificano la revoca della concessione autostradale del gruppo Atlantia e una decisione sarà presa presto”. Lo ha detto ieri sera in conferenza stampa il premier Giuseppe Conte, aggiungendo che le negoziazioni con la società, andate avanti per mesi dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova nell’agosto 2018, non hanno portato a conclusioni soddisfacenti.

SALGONO GLI OIL SERVICES E ITALGAS, BARCLAYS PROMUOVE ENEL

In rialzo il comparto oil: Saipem +1,9%, Tenaris +1%. Tra le utilities si distingue Italgas (+1,3%) che si è aggiudicata la gara per la gestione del servizio di distribuzione del gas naturale nell’Ambito Territoriale “Belluno” per i prossimi 12 anni.

Barclays ha alzato il giudizio a Overweight su Enel.

Tra le mid cap, brillano Mondadori (+8,11%), Ovs (+7,9%) e Astaldi (+7,35%).

SEGNALI DI VITA PER I VIAGGI. ENAV FA AFFARI A TAIWAN

Enav (+2,88%) si è aggiudicata un contratto con la Civil Aeronautics Administration di Taiwan, agenzia governativa del Ministero dei trasporti.

Sul fronte dei viaggi si risvegliano nell’Aim Trawell (+20,37%) e Sistravel (+20,59%), nella prospettiva di una lenta ripresa dei viaggi. Ancora sugli scudi Trevi in asta di volatilità dopo un rialzo del 18%. La società ha smentito operazioni straordinarie con Webuild (+6,4%).

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