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Draghi: “Decreto contro sanitari no vax. Apertura di Biden sulla web tax”

Nel corso di una conferenza stampa fiume, il Premier Mario Draghi ha risposto alle domande dei giornalisti – Scuole fino alla prima media aperte, tutto il resto no” – Cautela su Sputnik e “aria nuova nei rapporti con gli Usa”

Draghi: “Decreto contro sanitari no vax. Apertura di Biden sulla web tax”

Vaccini e scuola. Sono questi i due argomenti principali affrontati dal Premier, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa organizzata oggi all’indomani del consiglio Ue, a cui ha partecipato anche il presidente Usa, Joe Biden.

SCUOLA

“Le scuole riaprono fino alla prima media, il ministro Bianchi sta lavorando perché avvenga in modo ordinato. La volontà complessiva era che, se ci fosse stato uno spazio, lo avremmo utilizzato per le scuole fino alla prima media. Aprire ulteriormente aumenterebbe i contagi”, sottolinea Draghi. “In alcuni casi sarà possibile fare dei test anti-Covid. Aprire ulteriormente aumenta le forme di contagio. Le evidenze scientifiche mostrano che le scuole sono un punto di contagio molto limitato solo in presenza delle altre restrizioni”. 

“Abbiamo deciso di spendere questo piccolo tesoretto di cui disponiamo — ha aggiunto il ministro della Salute, Roberto Speranza, ripartendo dagli spiragli di miglioramento presentati dalla cabina di regia — per riaprire la scuola, per l’importante funzione sociale che ricopre”.

EXPORT E PRODUZIONE VACCINI

Il Premier ha parlato delle limitazioni all’export dei vaccini stabilite dall’Ee, spiegando che il problema posto dall’Italia “ora è all’attenzione di tutti. Siamo stati gli unici a bloccare l’export dei vaccini — ha sottolineato —. Ora la Commissione Ue allarga la rete e i criteri entro cui possono cadere le società che esportano”. “Il criterio enunciato dalla commissione è in parte una modifica del criterio precedente. Prima l’unico requisito per lo stop all’export di un certo vaccino era il non rispetto del contratto da parte di una società. Ieri la commissione ha allargato il criterio introducendo le parole proporzionalità e reciprocità. Conta anche cosa fa il Paese verso cui un vaccino è diretto, ovvero se consente o meno le esportazioni. La proporzionalità e un criterio più sottile, riguarda la spedizione di vaccini verso un Paese che ha una percentuale già alta di vaccinati”.

Sui cambiamenti richiesti da alcuni Stati mebri sul modello di distribuzione dei vaccini, il Presidente del Consiglio ha spiegato:”Noi e la Germania abbiamo deciso di no”. “Il blocco va attuato soprattutto verso società che non rispettano i patti. Il blocco totale. E sul possibile blocco all’export verso il Regno Unito: “interromperebbe la produzione del vaccino, oltre a innescare una tensione politica. Non ci dobbiamo assolutamente arrivare e non ci arriveremo”.

SPUTNIK

Rispondendo alle domande di un giornalista, Draghi ha affrontato “l’argomento Sputnik”, spiegando che “non si prevede che l’Ema si pronunci” prima di tre o quattro mesi. “Non è ancora domanda effettuata a Ema”, ha detto il premier. “Starei attento a fare contratti” su Sputnik “perché ieri la presidente della commissione ha messo in luce come, da un’indagine fatta dalla commissione parlando col fondo d’investimento russo, possono produrre massimo 55 milioni di dosi, di cui il 40% in Russia e il resto all’estero. È vaccino in due dosi, a differenza di Johnson & Johnson, e all’Ema non è stata ancora presentata formale domanda su questo ma sta facendo review delle varie componenti e non si prevede che l’Ema si pronunci prima di tre o quattro mesi. Se va bene il vaccino sarebbe disponibile nella seconda parte dell’anno. C’è in gioco la salute, la vita e la morte, bisogna cercare il coordinamento europeo e se non si vede la soluzione bisogna cercare altre strade. Io però starei attento a fare certi contratti”, ha ripetuto Draghi.

OPERATORI SANITARI

Dopo i focolai emersi nei giorni scorsi, il Premier ha anticipato l’arrivo di una norma ad hoc sugli operatori sanitari, probabilmente tramite decreto. “Non va bene che operatori sanitari non vaccinati siano a contatto con malati. La ministra Cartabia sta preparando un provvedimento a riguardo”. 

ASTRAZENECA 

Sulle polemiche in corso relative alle mancate consegne dei vaccini il Premier ha risposto: “Si ha l’impressione che qualche azienda, e non faccio nomi, si siano vendute le dosi due-tre volte”. Il riferimento ad Astrazeneca è chiaro.

Il Premier ha poi aggiunto di aver già effettuato la prenotazione e di attendere il proprio turno per la somministrazione del vaccino Astrazeneca: “Spero di vaccinarmi la settimana prossima”, ha affermato. 

REGIONI

“Ci sarà un incontro la prossima settimana tra le Regioni e il governo centrale, ci sarò anche io. Bisogna lavorare tutti insieme, inutile mettere divieti o minacciare misure. Il criterio di fondo è l’età. Si va avanti così e si va avanti bene”. Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa. La risposta delle Regioni alle parole pronunciate in Parlamento sui vaccini è stata “ampiamente positiva”. 

“Quello che ho detto in parlamento alle Regioni era una reazione spontanea davanti alle differenze tra le varie regioni. La Costituzione attribuisce al governo centrale delle competenze in caso di pandemia. Il mio richiamo era anche un appello a collaborare, il richiamo era inteso a dire che bisogna vaccinare i fragili e gli ottantenni e poi andare in ordine di età, ho anche detto che il criterio dell’età deve tornare a essere prioritario. Perché si vedono categorie che sono state vaccinate prima e non si capisce perché siano più esposte degli ultraottenni che poi sono i nonni che stanno con i nipoti”.

LA RISPOSTA A SALVINI SULLE CHIUSURE

Rispondendo a distanza alle parole del leader della Lega, Matteo Salvini, che ha definito “impensabile tenere chiusa l’Italia ad aprile” dopo l’orientamento emerso al termine della cabina di regia (niente zone gialle fino al 30 aprile), il Presidente del consiglio ha detto:  “Le chiusure sono pensabili o impensabili solo in base ai dati che vediamo” sui contagi. “Le misure hanno dimostrato nel corso di un anno e mezzo di non essere campate per arie. E’ desiderabile riaprire, la decisione se farlo o meno dipende dai dati.” 

JOE BIDEN E WEB TAX

Rispondendo ad una domanda sull’intervento del presidente americano, Joe Biden, al Consiglio Ue, Draghi ha affermato: “L’intervento di Biden è stato molto importante, ha veramente portato aria nuova, fresca nei rapporti Stati Uniti-Ue”.  “Biden ha riaffermato che il pilastro della politica estera americana è l’Ue. Un tempo si diceva gli Usa guardano all’est, all’Asia, era in posizione equidistante. Oggi no, c’è un solo alleato fondamentale ed è l’Ue”. Il Premier ha inoltre fatto sapere che, per la prima volta, gli Stati Uniti hanno aperto alla possibile tassazione delle imprese digitali: “L’amministrazione precedente, sulla tassazione delle grandi società, aveva un atteggiamento di totale chiusura, e invece questa amministrazione ha aperto alla possibilità a un accordo internazionale che permetta la tassazione delle società digitali”. 

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