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Dl semplificazioni, oggi la fiducia al Senato

Approda oggi in Aula il testo sulle semplificazioni: tra le novità la reintroduzione della cosiddetta tassa sulle disgrazie, che dà la possibilità alle Regioni colpite da calamità di aumentare le accise sui carburanti – Telecomunicazioni, confermata la liberalizzazione dell’ultimo miglio.

Dl semplificazioni, oggi la fiducia al Senato

Approda stamattina in aula, al Senato, il decreto sulle semplificazioni. Tra le novita’ introdotte nel corso dell’esame nelle commissioni, non c’e’ solo la reintroduzione del finanziamento del fondo per le calamita’ – con rischio di ulteriore aumento della benzina – ma anche la liberalizzazione dei servizi del cosiddetto “ultimo miglio” della rete fissa di telecomunicazioni. Sul provvedimento aleggia l’ipotesi della fiducia.

La modifica sulle telecomunicazioni attribuisce all’Autorita’ per le comunicicazioni il compito di individuare entro 120 giorni le misure idonee a assicurare la liberalizzazione e l’offerta disaggregata dei prezzi relativi all’accesso all’ingrosso alla rete fissa e ai servizi accessori, e stabilisce in modo esplicito che le aziende che affittano da Telecom il cavo dell’ultimo miglio, possano rivolgersi ad aziende terze e non alla stessa Telecom per una serie di servizi quali l’attivazione e la manutenzione.

Quanto all rischio di un nuovo aumento della benzina, la novità gia’ ha fatto notizia. La possibilita’ e’ legata alla reintroduzione della cosiddetta “tassa delle disgrazie” per il finanziamento del fondo imprevisti per le calamità naturali, attraverso la possibilità per le Regioni colpite di aumentare le accise sui carburanti.

Non ha mancato di suscitare polemiche, poi, la bocciatura della norma riguardante l’assegnazione con metodi meritocratici di fondi per 82 milioni a ricercatori under 40. La norma proposta nel 2007 da Rita Levi Montalcini e Ignazio Marino è stata cancellata dal decreto, e l’emendamento degli stessi Marino e Montalcini che la ripristinava non è passato. Il ministro Francesco Profumo ha però promesso una imminente legge che ripristinerà dei criteri meritocratici.

Come detto, sul provvedimento e’ probabile, se non addirittuta certo, che il governo ponga la fiducia.

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