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Deutsche bank taglia il target sui ricavi: utile su, ma il titolo soffre

Deutsche chiude il primo trimestre con utili in forte rialzo, ma le prospettive sui ricavi deludono ancora – Sewing sul fallimento della fusione con Commerzbank: “Noi stiamo in piedi sulle nostre gambe”

Deutsche bank taglia il target sui ricavi: utile su, ma il titolo soffre

Dopo il fallimento dei negoziati per la fusione con Commerzbank, Deutsche Bank affronta un’altra tegola. La banca tedesca ha comunicato oggi i risultati del primo trimestre 2019, chiuso con un utile pari a 201 milioni di euro, in crescita del 67% su base annua. Un risultato di gran lunga superiore alle aspettative degli analisti che si attendevano 29 milioni di risultato finale e un Cet 1 ratio del 13,7%.

Brutte notizie arrivano però sul giro d’affari, calato per il nono trimestre consecutivo. Nei tre mesi conclusi il 31 marzo, l’istituto ha registrato entrate per 6,341 miliardi, dato che pur superando le attese di 6,322 miliardi, rappresenta una flessione del 9% anno su anno.

C’è di più. Deutsche Bank ha rivisto al ribasso le stime sul fatturato del 2018, che ora prevede piatto rispetto al lieve rialzo atteso in precedenza.

Il nuovo target e il fatto che gran parte degli utili derivino da un taglio dei costi a fronte di un un perimetro e un business plan invariato hanno innescato le vendite sulla Borsa di Francoforte, con il titolo che a metà giornata cede il 3% a 7,25 euro dopo aver toccato un minimo intraday di 7,22 euro. Il calo di oggi rappresenta la quinta seduta consecutiva di ribasso per le azioni Deutsche Bank, che in pochi giorni hanno pesantemente ridotto il guadagno da inizio anno (sceso a +3,7%). Nell’ultimo anno il titolo ha perso il 35 per cento del suo valore.

Tornando ai conti, l’utile al lordo delle tasse si è attestato a 290 milioni di euro, anche in questo caso sopra il consensus, ma in netto ribasso rispetto ai 432 milioni registrati nel primo trimestre del 2018.

Il common equity tier-1 ratio, si è attestato al 13,7% alla fine del primo trimestre.

Per quanto riguarda il tema “fusioni”, tramontata l’ipotesi Commerzbank, l’amministratore delegato di Deutsche Bank, Christian Sewing, ha cercato di rassicurare gli investitori in un’intervista rilasciata alla Bild:  “Noi stiamo in piedi sulle nostre gambe stabilmente e in modo definitivo” e “i risultati degli ultimi mesi dicono che siamo nella direzione giusta” ha detto. “Se avessimo sviluppato un convincente piano comune allora lo avrei difeso davanti a tutti” ha proseguito il numero uno dell’istituto di Francoforte ma il piano “non era abbastanza convincente”, ha continuato. “Noi come Deutsche Bank avremmo dovuto essere meglio insieme a Commerzbank piuttosto che da soli. Ma non è così”.

Sewing, parlando in una teleconferenza con analisti, si è detto disponibile a un possibile matrimonio della controllata dell’asset management Dws con altri concorrent, a condizione di restare partecipe dell’operazione. Sewing si aspetta che Dws rimanga ancora parte della strategia di Deutsche Bank. Sulle varie ipotesi il numero uno di Deutsche Bank ha mantenuto il riserbo ma secondo alcuni rumors sarebbero in lizza il più grande gestore d’Europa Amundi e la banca svizzera Ubs.

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