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De Nora in Borsa: l’idrogeno verde approda a Piazza Affari il 30 giugno, prezzo Ipo 13,50 euro

La quotazione De Nora è la prima dall’inizio della guerra Russia-Ucraina. Il prezzo corrisponde a una capitalizzazione di 2,723 miliardi. Ricavato complessivo previsto: 474 milioni

De Nora in Borsa: l’idrogeno verde approda a Piazza Affari il 30 giugno, prezzo Ipo 13,50 euro

Industrie De Nora approderà a Piazza Affari con un prezzo di 13,50 euro il prossimo 30 giugno. La multinazionale italiana leader dell’idrogeno verde (in particolare specializzata nell’elettrochimica e attiva nella filiera della produzione industriale) ha chiuso oggi il collocamento che aveva proposto con una forchetta tra un minimo di 13,50 euro e un massimo di 16,50 euro per azione.

Lo stesso 30 giugno della collocazione sul mercato Euronext Milan (invece del 29 giugno come precedentemente comunicato) corrisponde alla data di consegna e al pagamento delle azioni, comunica una nota.

Offerta sottoscritta per 3,5 volte, ricavato fino a 545 milioni

Sulla base del prezzo di offerta, la capitalizzazione all’inizio delle negoziazioni delle Industrie De Nora, partecipata di Snam al 34%, sarà pari a 2.723 milioni di euro. L’offerta è stata sottoscritta circa 3,5 volte al prezzo di offerta con una forte domanda da parte di investitori istituzionali a livello globale. I due cornerstone investor, la San Quirico delle famiglie Garrone-Mondini e 7-Industries Holding, hanno sottoscritto il 38% dell’ammontare delle quote in offerta.

Il ricavato complessivo derivante dall’offerta ammonterà a circa 474 milioni di euro, di cui 200 milioni di euro spettanti alla società e 274 milioni di euro spettanti agli azionisti venditori ossia le aziende Federico De Nora, Asset Company 10 (gruppo Snam) e Norfin.

Il totale potrebbe aumentare a 545 milioni in caso di esercizio dell’opzione over-allotment. Se quest’ultima sarà integralmente esercitata, il flottante sarà pari a circa il 20% del capitale sociale di De Nora.

De Nora, primo sbarco a piazza Affari dopo l’inizio del conflitto Russo-Ucraino

L’offerta ha riguardato 40.337.034 azioni (compresa l’opzione di over-allotment) a servizio della quotazione su Euronext Milan Italia. In particolare, l’offerta comprende 35.075.682 azioni ordinarie (complessivamente pari a circa il 17,4% del capitale sociale), di cui 14.814.814 azioni offerte dalla società e 20.260.868 azioni offerte dalle aziende Federico De Nora, Asset Company 10 e Norfin.
Inoltre, gli azionisti venditori hanno concesso ai collocatori un’opzione di acquisto di 5.261.352 ulteriori azioni o fino al 15% delle azioni offerte al prezzo di offerta.

L’Ipo di De Nora è la prima quotazione a Piazza Affari dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia a fine febbraio.

Diverse società in Europa hanno deciso di rinviare i loro piani di IPO a causa della volatilità del mercato, l’ultima è stata Eni che ha congelato l’Ipo delle attività delle energia rinnovabili riunite in Plenitude. «Una a lunga preparazione e un processo di vendita rapido sono stati cruciali per il successo dell’Ipo», ha dichiarato a Reuters Paolo Celesia, responsabile dei mercati dei capitali azionari di Credit Suisse per l’Europa meridionale. Celesia ha aggiunto che la liquidità non è scarsa sul mercato e che le IPO sono possibili con il giusto approccio.

La Industrie De Nora ha chiuso il 2021 con ricavi totali per 616 milioni e con un ebitda di 127 milioni. L’azienda, oltre a essere leader nell’elettrochimica e nelle tecnologie sostenibili, ha un portafoglio di prodotti e sistemi per ottimizzare l’efficienza energetica di processi industriali e di soluzioni per il trattamento delle acque. Nel settore dell’idrogeno, con importanti prospettive di crescita, De Nora è il più grande fornitore al mondo di elettrodi per i principali processi elettrochimici industriali. La società inoltre ha in essere una joint venture con Thyssenkrupp ed è azionista al 34% in TK Nucera (altra società dell’idrogeno che dovrebbe quotarsi a breve

Credit Suisse e Goldman Sachs a guida dell’operazione

Nell’ambito dell’offerta di collocamento, Credit Suisse e Goldman Sachs International agiscono in qualità di joint global coordinators e joint bookrunners, BofA Securities, Mediobanca e UniCredit in qualità di joint bookrunners. Mediobanca agisce inoltre in qualità di sponsor ai fini dell’ammissione a quotazione delle azioni. Latham & Watkins agisce in qualità di advisor legale della società, mentre Clifford Chance è l’advisor legale dei joint global coordinators e joint bookrunners. Barabino&Partners agisce in qualità di advisor di comunicazione.

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