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Crisi raffinazione, alla Camera di scena Q8, Api e Saras

Prosegue l’indagine conoscitiva della commissione Attività produttive di Montecitorio – L’obiettivo è è approfondire l’analisi sul settore della raffinazione come rilevante comparto del sistema industriale del nostro Paese e valutare la necessità di interventi di carattere legislativo – La chiusura della raffineria di Tamoil di Cremona è un segnale.

Crisi raffinazione, alla Camera di scena Q8, Api e Saras

Con le audizioni di Q8, Api e Saras prosegue, in commissione Attività produttive della Camera, l’indagine conoscitiva concernente la crisi del settore della raffinazione in Italia. Tale comparto infatti, sin dal 2009, sta attraversando una grave crisi determinata da molteplici fattori che hanno condotto ad un calo generalizzato dei consumi dei carburanti e ad un drastico ridimensionamento delle esportazioni soprattutto verso gli Stati Uniti.

Obiettivo dell’indagine conoscitiva – la cui durata è stata stimata in quattro mesi – è approfondire l’analisi sul settore della raffinazione come rilevante comparto del sistema industriale del nostro Paese e della sua intera economia a causa delle strette interdipendenze che legano la raffinazione medesima a molteplici comparti produttivi.

Scopo dell’indagine è anche quello di valutare la necessità di interventi di carattere legislativo “che – viene rilevato – non potranno prescindere da una maggiore consapevolezza circa la strategicità del settore della raffinazione ai fini della sicurezza energetica del Paese, né da una profonda e concreta analisi dei possibili impatti sul piano occupazionale e sociale di eventuali chiusure stante il consistente numero di occupati, diretti ed indiretti, nel settore e del loro alto grado di qualificazione tecnica e professionale”.

Del resto la chiusura della raffineria Tamoil di Cremona (mentre altri 3 o 4 impianti di raffinazione rischiano la chiusura nel breve periodo) rappresenta la conseguenza più evidente dello scenario di crisi.

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