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Crisi al bivio: Conte-ter o maggioranza Ursula

Conte prosegue freneticamente la ricerca di transfughi per evitare mercoledì la bocciatura parlamentare del Governo sulla relazione Bonafede ma Tabacci avverte: “Serve un Conte-ter per attrarre i responsabili” – Però sulle dimissioni il premier nicchia – Se Conte fallisce, la maggioranza Ursula (con Iv e Fi) può diventare un’ipotesi di svolta politica

Crisi al bivio: Conte-ter o maggioranza Ursula

La sfida in Parlamento sulla giustizia e sulla relazione Bonafede incombe e il premier Giuseppe Conte è alla disperata ricerca di nuovi transfughi per puntellare la sua traballante maggioranza. Le prossime ore o i prossimi giorni saranno decisivi per capire se può nascere un gruppo di “responsabili” pro-Conte oppure no. Ma Bruno Tabacci, politico di lungo corso e leader del Centro democratico destinato ad accogliere buona parte dei “responsabili”, è stato molto chiaro: “L’operazione “responsabili” può avere successo ma serve un nuovo governo guidato da Conte”. Cioè occorre che Conte si dimetta e costruisca un governo più solido – il Conte-ter – in grado di attrarre più facilmente i “responsabili” perchè di più ampia durata e perchè alternativo delle elezioni anticipate. Ma per ora Conte non se la sente di dimettersi perchè teme imboscate nelle fasi successive della crisi.

La pista “responsabili” con Conte a capo del suo terzo governo resta per ora la prima ipotesi di lavoro e sia i Cinque Stelle che il Pd escludono una riconciliazione con Matteo Renzi, che propone di tornare alla politica e di dar vita a un governo di ampio respiro, ma la situazione è in movimento e tutto può cambiare rapidamente, anche perchè nel Pd – con la fronda del Nord di Bonaccini, Gori, Nardella in testa – emergono segnali di insofferenza verso lo schiacciamento su Conte e ancor di più sull’eventualità di elezioni anticipate, viste come il fumo negli occhi anche dai Cinque Stelle.

Ecco perchè, se il Conte-ter non decollasse, si affaccerebbero altri scenari e prenderebbe quota l’ipotesi di dar vita, come in Europa, a un governo a maggioranza Ursula, cioè formato da Pd, Cinque Stelle, Leu e aperto a Italia Viva e a Forza Italia o almeno a una sua parte. Non poco cominciano a pesare sulle riflessioni del Pd anche i sondaggi che circolano su un’eventuale liste elettorale di Conte, a cui Swg attribuisce tra il 12 e il 15% dei consensi, accalappiati per il 40% dal Pd oltre che dai Cinque stelle. In conclusione Conte ha quattro giorni di tempo per evitare la bocciatura parlamentare del suo Governo su Bonafede e dire che ci attende un tranquillo week end di paura è dire poco.

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