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Covid, quarta dose allargata: le regioni pronte a riaprire gli hub. Conto alla rovescia per il via libera

Il via libera alla vaccinazione con la quarta dose per gli over 60 e ai soggetti fragili di ogni età dovrebbe arrivare lunedì 11 luglio, così come suggerito dall’Agenzia europea del farmaco Ema. Le regioni sono pronte a riaprire gli hub vaccinali e a rafforzare le strutture che hanno lavorato senza soluzione di continuità

Covid, quarta dose allargata: le regioni pronte a riaprire gli hub. Conto alla rovescia per il via libera

Gli over 60 saranno a breve coinvolti nella campagna della quarta dose. Colpa della nuova contagiosissima ondata di Covid. Aifa e Ministero della Salute sono già al lavoro e dopo il passaggio da parte dell’Agenzia del farmaco ci sarà una circolare che sarà inviata alla Regioni che potranno organizzarsi autonomamente per la riapertura degli hub vaccinali. Campania, Calabria, Basilicata, Piemonte, Friuli e Lazio sono già pronte per gestire questa eventualità.

Il sistema sanitario, oltre agli hub vaccinali, si affiderà ai medici di base e alle farmacie: i numeri da cui partire sono quelli di circa 1500-2000 vaccini al giorno, quindi molto lontani da quelli a quattro zeri a cui erano abituate le strutture predisposte durante l’emergenza. In autunno, però, le richieste di vaccinazioni, secondo le stime delle regioni, dovrebbero aumentare ancora con l’arrivo dei vaccini aggiornati.

I nuovi contagi da Covid – scrive l’Ansa – sono 98.044, registrati nelle ultime 24 ore. I dati del Ministero della Salute vedono un calo rispetto alle 24 ore precedenti, in cui i contagiati erano stati 100.690. Le vittime sono invece 93, sempre in calo rispetto alle 105 del giorno prima. Sono stati eseguiti in tutto, tra antigenici e molecolari, 389.576 tamponi con il tasso di positività che si attesta al 25,1% in calo rispetto al 27% del giorno prima. Sono 344 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 17 in meno. Gli ingressi giornalieri sono 41. I ricoverati nei reparti ordinari sono 8.864, 232 in più.

Il Report completo dell’Istituto Superiore di Sanità

L’Istituo Superiore di Sanità che, dal 19 dicembre del 2021, pubblica online i dati sul monitoraggio delle vaccinazioni, parla – nell’ultimo documento condiviso (relativo alla settimana fino al 6 luglio 2022) – di 659.578 casi di reinfezione, pari a 4.6% del totale dei casi notificati. Continua l’aumento della percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati, risulta del 10,8%, in crescita rispetto alla settimana precedente (9,6%). L’analisi del rischio di reinfezione a partire dal 6 dicembre 2021 (data di riferimento per l’inizio di Omicron), vede un aumento del rischio in chi ha avuto il Covid da oltre 210 giorni, nei non vaccinati o vaccinati da oltre 120 giorni, nelle donne, nei giovani e nel personale sanitario.

Il tasso di mortalità della popolazione di età superiore ai 12 anni, su 100mila persone nel periodo 13/05/2022-12/06/2022, per i non vaccinati (11 decessi per 100.000 ab.) è 6 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (2 decessi per 100.000 ab.) e circa 7 più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (2 decessi per 100.000 ab.). Rispetto alla popolazione complessiva il rischio di decesso dei non vaccinati rispetto ai vaccinati è più alto di oltre 7 volte (7,1) e raggiunge le 8 volte e mezzo (8,5) sulla popolazione over 80.

Sale il tasso di incidenza e il tasso di ospedalizzazione in tutte le fasce d’età. Nella fascia 30-39 anni si registra il più alto tasso di incidenza a 14 giorni, pari a 1.843 per 100.000, mentre nella fascia di età 0-9 anni si registra il valore più basso, 1.012 casi per 100.000 abitanti. L’età media alla diagnosi dei soggetti segnalati nelle ultime settimane è stabile e pari a 48 anni. Il dato nazionale dell’incidenza è di 1071 nel periodo 1/7/2022-7/7/2022 rispetto a 763 del periodo 24/06/2022- 30/06/2022.

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