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Covid, cosa cambia dal 1° aprile? Dal Green Pass alla quarantena fino alla scuola

Graduale superamento del Green Pass, eliminazione delle quarantene precauzionali e novità anche per la scuola: ecco come cambierà la vita degli italiani a partire dal 1° aprile

Covid, cosa cambia dal 1° aprile? Dal Green Pass alla quarantena fino alla scuola

L’Italia che riapre. Nonostante i contagi siano in risalita, il nostro Paese si avvicina in modo graduale alla normalizzazione, o meglio alla convivenza con il Covid: ma cosa cambia dal 1° aprile? Dopo due anni l’Italia non sarà più nello “stato di emergenza”, il sistema dei colori delle regioni sarà definitivamente archiviato insieme al Comitato tecnico scientifico e alla struttura commissariale, quella guidata dal generale Francesco Figliuolo (che adesso coordina l’invio di armi in Ucraina). Al loro posto verrà creata un’unità operativa ad hoc fino al 31 dicembre, “per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia”. Mentre dal 1° gennaio del 2023 la nuova direzione anti-Covid passerà sotto il controllo del ministero della Salute. Ma andiamo a vedere nel dettaglio il percorso verso la normalità stabilito dal governo lo scorso 17 marzo.

Covid, cosa cambia dal 1° aprile? Green pass e Super Green Pass

Niente più Green Pass per i locali all’aperto, mentre all’interno sarà sufficiente il pass nella forma base (basterà quindi anche un tampone negativo per i non vaccinati). Cade l’obbligo di Green Pass – sia basa che rafforzato – per gli uffici pubblici, nei negozi, alle poste e al tabaccaio, così come nelle strutture ricettive, servizi alla persona e negli alberghi. Allo stesso modo si potrà usufruire del trasporto pubblico locale, mentre per i viaggi a lunga percorrenza – aerei, treni, traghetti, bus – basterà la certificazione base. Resta l’obbligo di indossare mascherine protettive, ma bastano le chirurgiche.

Il Super Green Pass resta operativo fino a fine aprile per alcune attività, quali palestre e piscine, convegni, cinema e teatri (al chiuso), discoteche, feste e ricevimenti. La capienza degli impianti sportivi torna al 100%, con il certificato base all’aperto e rafforzato nel caso di manifestazioni sportive al chiuso. Sarà richiesto fino a fine 2022 per entrare in ospedali e Rsa.

Decade inoltre l’obbligo della certificazione rafforzata al lavoro per gli over 50, anche in questo caso si torna all’impostazione a quello base.

Quarantena e mascherine

Nessuno sconto sulla quarantena dei positivi al Covid, ma cosa cambia dal 1° aprile? Regole e tempi restano invariati anche con la fine dello stato di emergenza il 31 marzo. “Per i non vaccinati o i vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da più di 120 giorni e per i guariti da più di 120 giorni l’isolamento dura 10 giorni con un test antigenico o molecolare negativo alla fine del periodo”. Invece “per i vaccinati con terza dose booster o che hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni e per guariti da meno di 120 giorni l’isolamento dura 7 giorni”, sempre con tampone negativo alla fine.

Dal prossimo venerdì l’unica novità riguarda i cosiddetti contatti stretti con un positivo, che non dovranno più mettersi in quarantena: senza fare distinzioni tra vaccinati e no, il decreto prevede che per tutti scatti solo l’autosorveglianza. Che consiste nel portare per 10 giorni la mascherina Ffp2 al chiuso e anche all’aperto in caso assembramenti. Alla prima comparsa dei sintomi bisogna, comunque, fare il tampone e ripeterlo dopo 5 giorni se si è ancora sintomatici.

Per quanto riguarda le mascherine saranno obbligatorie al chiuso fino al 30 aprile. È possibile, al netto di impennate dei casi o dell’aumento della pressione ospedaliera, che dal 1° maggio non saranno più obbligatorie. Intanto fino a quella data restano obbligatorie le Ffp2 nei luoghi più a rischio: in aereo, nave, treno (non nei regionali, dove bastano quelle chirurgiche o altre), autobus, metro, pullman, funivie, cabinovie e seggiovie coperte. A scuola, nei bar e nei ristoranti basta la mascherina chirurgica. Sul luogo di lavoro serve la mascherina solo se non si può rispettare il metro di distanza dai colleghi. Niente mascherine per i bambini fino a sei anni, i fragili, gli accompagnatori dei disabili e neanche quando si balla in discoteca o quando si fa attività sportiva.

Scuola, gite e dad

Dal 1° aprile cosa cambia a scuola? Tante le novità: dalla gestione dei positivi alle gite, dall’uso delle mascherine alla dad fino all’obbligo vaccinale per i docenti. Andranno in Didattica a distanza solo i positivi al Covid-19, e anche con quattro casi in classi le lezioni restano in presenza ma con mascherina Ffp2 (anziché quella chirurgica) per 10 giorni. A casa resterà oltre ai positivi anche chi ha sintomi respiratori o una temperatura superiore a 37,5°.

Dopo uno stop di due anni via libera alle gite scolastiche e alle visite guidate mentre pure i professori non vaccinati torneranno a prendere lo stipendio ma per il momento non potranno insegnare. Si ricorda che l’obbligo vaccinale per tutto il personale scolastico resta fino al 15 giugno.

Rimane l’obbligo di utilizzo di mascherine di tipo chirurgico (o di maggiore efficacia protettiva), fatta eccezione per i bambini fino a sei anni di età e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso. La mascherina va indossata anche sui mezzi di trasporto e sui mezzi di trasporto scolastici (di tipo Ffp2 fino al 30 aprile). Mentre non non va indossata durante le attività sportive.

È raccomandato il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, a meno che le condizioni strutturali degli edifici non lo consentano. Rimane il divieto di accedere o rimanere nei locali scolastici se si è positivi al Covid o se si presenta una sintomatologia respiratoria e una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi.

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