Condividi

Cos’è l’agricoltura simbiotica: il sistema di coltivazione che parte dal suolo per un cibo più sano e sostenibile

Innovativo sistema di produzione agroalimentare che rispetta la materia, l’ambiente e la biodiversità attraverso l’uso di una microbiologia “buona” (funghi, batteri e lieviti). Ecco come funziona l’agricoltura simbiotica

Cos’è l’agricoltura simbiotica: il sistema di coltivazione che parte dal suolo per un cibo più sano e sostenibile

Nutrire il pianeta garantendo a tutti un cibo più buono e pulito ripartendo dalla biodiversità e cambiando un modello di produzione che ha generato disastri ambientali con cui ci ritroviamo oggi a fare i conti. Con questo obiettivo nasce l’Agricoltura Simbiotica, definito da un dettagliato disciplinare, l’innovativo sistema di produzione agroalimentare basato su processi e pratiche in grado di arricchire il suolo anziché impoverirlo. Una risposta concreta allo stato di salute sempre più allarmante del nostro Pianeta.

Questa forma di agricoltura si è sviluppata in seguito a studi e sperimentazioni grazie al Consorzio Eco-Simbiotico, presieduto da Sergio Capaldo, già responsabile zootecnia di Slow Food e direttore del Consorzio di allevatori “La Granda” di Genola, nel Cuneese. Inoltre, sempre a Capaldo si deve la nascita del disciplinare della certificazione Agricoltura Simbiotica, gestita dalla società consortile Ecosi e finora richiesta da 14 aziende agroalimentari. Entro fine anno le aziende certificate saranno circa una trentina.

L’iniziativa parte dall’idea di creare una perfetta simbiosi tra il suolo e il cibo. Invece di concentrarsi unicamente sul prodotto che finisce sulle nostre tavole, l’agricoltura simbiotica si focalizza sul vero responsabile della qualità del cibo che mangiamo tutti i giorni: la terra. Se anche il terreno è in salute anche il cibo sarà più genuino oltre che sostenibile. Ma come funziona?

Cos’è l’Agricoltura Simbiotica e quali benefici porta?

L’agricoltura simbiotica è un sistema di produzione che non usa la chimica e tecniche invasive, ma è incentrato sull’arricchimento naturale del terreno mediante formulati microbici che comprendono batteri “amici” (quali funghi, humus e minerali zeolitici) capaci di stimolare la ripresa della biodiversità e dell’attività microbica del suolo. In questo modo il terreno risulta più sano e pulito permettendo alle piante di assorbire al meglio le sostanze nutritive e trattenere più anidride carbonica in modo da diventare più resistenti alle malattie e alla siccità. Questa protezione naturale permette di fare a meno dei prodotti chimici, oltre ad aumentare la fertilità del suolo.

Non solo, questa tecnica raccoglie una serie di pratiche, come: la rotazione delle colture e la sostituzione delle monoculture, l’abolizione di OGM e prodotti derivati da OGM, l’utilizzo di tutte le pratiche dell’agricoltura conservativa, ad esempio, la minima lavorazione, la diminuzione drastica del consumo di fertilizzanti azotati, fosfatici, potassici e fitofarmaci.

I benefici dell’agricoltura simbiotica non riguardano però soltanto i microorganismi e le piante. Coinvolgono anche gli animali, poiché si avvalgono di una materia prima dall’elevato potere nutrizionale, essenziali per la loro salute. Ma anche l’uomo dato che secondo uno studio del British Journal of Nutrition i frutti sono anche più ricchi dal punto di vista nutrizionale e nutraceutico. Chiaramente è l’inizio di un percorso, per vedere tutti i benefici ci vorranno altri studi.

Agricoltura simbiotica: dove si possono acquistare i prodotti?

Sono già molti i prodotti in commercio ottenuti grazie all’agricoltura simbiotica, che si possono trovare sugli scaffali di Eataly, come il latte Erbalatte (Azienda Agricola La Corte), la toma (Caseificio Ceirano & Villosio), la mozzarella e primo sale (Coop Tesori bio), le confetture e composte di frutta (La Sandrina), le insalate (Azienda Agricola Gambaro), le uova (Azienda Agricola Alessandro Varesio) e l’hamburger Giotto de La Granda (Azienda Agricola Ponso e Azienda Agricola Prato).

Commenta