Condividi

Corea, Trump all’Onu: “La guerra è più vicina”

Il ministero della Difesa cinese esprime “profonda preoccupazione” per l’ultimo lancio di missile balistico intercontinentale fatto dalla Corea del Nord, ma ribadisce che “quella militare non è un’opzione”. Anche la Russia prende le distanze.

Corea, Trump all’Onu: “La guerra è più vicina”

“Ora la guerra è più vicina”. Parole pesanti quelle pronunciate dall’ambasciatrice americana all’Onu Nikki Haley, durante il consiglio di sicurezza sulla Corea del Nord. Mentre pochi minuti prima, durante un comizio in Missouri, Donald Trump era tornato ad attaccare sul piano personale il dittatore di Pyongyang, Kim Jong-Un, deridendolo e descrivendolo come un “cagnolino malato”.

“The little rocket man”, il piccolo uomo-missile, ha ripetuto davanti ai suoi calorosi sostenitori. Il silenzio del presidente americano dopo l’ennesimo lancio di un missile balistico (che Seul valuta un nuovo modello dell’Hwasong-15) da parte del regime nordcoreano è durato dunque poche ore. E ancora una volta le sue parole rischiano di alimentare una guerra di offese e di insulti che va avanti da mesi e che non favorisce di certo la realizzazione di quel canale diplomatico che con enorme fatica Rex Tillerson e i vertici del Dipartimento di stato stanno tentando di aprire.

Il ministero della Difesa cinese esprime “profonda preoccupazione” per l’ultimo lancio di missile balistico intercontinentale fatto dalla Corea del Nord, ma ribadisce che “l’opzione militare non è un’opzione”, ha detto il portavoce Wu Qian, per il quale la soluzione non può che maturare “attraverso il dialogo e le consultazioni”. La Cina vuole “la pace e la stabilità nella penisola coreana”.

Anche la Russia prende le distanze da Washington. Le azioni degli Stati Uniti contro la Corea del Nord sono “intenzionalmente provocatorie”. E’ quanto ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, sottolineando che la via delle sanzioni “è ormai esaurita”. “I passi recenti di Washington – ha detto Lavrov – sembrano deliberatamente diretti a provocare Pyongyang e spingerla ad azioni dure”. “Adesso gli americani hanno dichiarato che in dicembre si terranno esercitazioni militari massicce, straordinarie; l’impressione è che tutto sia stato fatto apposta per far perdere la calma a Kim e spingerlo a una nuova azione spericolata”, ha aggiunto.

Commenta