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Contratto bancari: settimana decisiva per il rinnovo

Da lunedì 20 novembre inizieranno i colloqui tecnici per arrivare ad un accordo entro il 25 novembre così da consentire i primi aumenti già da dicembre. Tre i punti da risolvere

Contratto bancari: settimana decisiva per il rinnovo

Settimana decisiva per il rinnovo del contratto di lavoro 270.000 bancari italiani. Tra lunedì e martedì si terranno ulteriori riunioni tecniche e ristrette tra il presidente del Comitato Affari Sindacali e del Lavoro di ABI, Ilaria Maria Dalla Riva, il direttore generale Giovanni Sabatini e i segretari generali dei sindacati Fabi (Lando Maria Sileoni), First (Riccardo Colombani), Fisac (Susy Esposito), Uilca (Fulvio Furlan) e Unisin (Emilio Contrasto).

L’obiettivo ad anticipare la riunione plenaria non-stop già per il 22 novembre, in anticipo rispetto alla data originariamente prevista (23 e 24 novembre).

Dall’ultimo incontro del 9 novembre, dove Abi e i sindacati hanno definito le priorità su cui concentrarsi, si è lavorato intensamente sia sul fronte negoziale che su quello giuridico per garantire le migliori condizioni possibili per il prossimo incontro.

I nodi da risolvere

Attualmente, le parti coinvolte stanno affrontando diverse questioni relative alla parte economica del contratto, senza ancora raggiungere una convergenza. Tra i punti in discussione ci sono un aumento di 435 euro, come indicato nella piattaforma sindacale per il livello medio di riferimento, il ripristino della base di calcolo completa del Tfr e la richiesta di arretrati (che ha colto di sorpresa le banche).

Il contratto è scaduto alla fine del 2022, e i sindacati richiedono un calcolo dettagliato degli arretrati da gennaio a oggi anziché una cifra forfettaria. Ciò implica che nella busta paga di dicembre dei bancari potrebbe essere inclusa una prima tranche di aumento, insieme agli arretrati di 11 mesi.

Le discussioni attuali suggeriscono che una soluzione potrebbe orientarsi verso una prima tranche di aumento significativa, con un equilibrio sulla questione degli arretrati. Le parti stanno lavorando sul calcolo del costo del contratto per valutare la sua sostenibilità, prevedendo che il costo annuale, solo per l’aumento economico, sarà superiore a 1,5 miliardi di euro a regime, oltre agli eventuali ritocchi di altri istituti che seguono l’aumento.

Accordo entro il 25 novembre

La scadenza per arrivare ad un accordo è fissata entro il 25 novembre. Per ragioni tecniche, il contratto deve essere concluso entro questa data per onorare il primo aumento e i relativi arretrati entro dicembre.

Cosa chiedono i sindacati e le banche

Le parti sindacali stanno chiedendo un aumento di 435 euro per il livello medio di riferimento e il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per i 270.000 bancari in Italia. Le richieste comprendono non solo condizioni economiche, ma anche il ripristino completo delle condizioni del trattamento di fine rapporto ridotte nel contratto del 2012, la riduzione dell’orario di lavoro e l’utilizzo del Fondo per l’assunzione dei giovani per influire sugli stipendi dei lavoratori più anziani che passano dal full time al part time.

Un altro punto di discussione riguarda la flessibilità delle mansioni dei quadri direttivi (livello 1-4) con la possibilità di diventare interscambiabili.

Le banche, invece, stanno chiedendo ai sindacati non solo una maggiore fungibilità, ma anche una maggiore mobilità, consentendo il trasferimento dei dipendenti tra diverse sedi con meno restrizioni. Attualmente, il contratto dei bancari prevede limiti basati sulla distanza e sull’anzianità, con la possibilità di ricevere indennità di pendolarismo.

Intesa sottoscriverà il contratto Abi

La possibilità di chiusura positiva in settimana viene anche dalla scelta di Intesa Sanpaolo di sottoscrivere lo stesso accordo firmato dal presidente del Comitato affari sindacali e del lavoro di Abi, Ilaria Maria Dalla Riva, e dal direttore generale Giovanni Sabatini. Il Ceo Carlo Messina ha espresso la speranza di una soluzione positiva e ha dichiarato che, in caso contrario, la banca procederà autonomamente (come stabilito qualche mese fa) con il primo aumento a dicembre.

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