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Conti Inps 2020, boom delle prestazioni: +30 miliardi

L’Inps ha chiuso il 2020 con un maggior deficit di 6 miliardi rispetto al 2019, migliore di quanto previsto ad ottobre. Il risultato ha beneficiato del minore utilizzo delle integrazioni salariali da parte delle aziende rispetto alle stime

Conti Inps 2020, boom delle prestazioni: +30 miliardi

I conti 2020 dell’Inps si chiudono con un buco aggiuntivo (rispetto al 2019) di circa sei miliardi di euro: meno della metà di quanto stimato nel bilancio preventivo approvato il primo ottobre dall’Istituto di previdenza, in cui si prevedeva un rosso più ampio di quasi 10 miliardi (-15,7 miliardi). È quanto emerge dall’analisi dei primi dati del preconsuntivo 2020 dell’Inps. Ma a causa anche del Covid, le prestazioni sono aumentate di 30 miliardi circa rispetto al 2019.

I risultati – afferma un comunicato dell’Inps – sono “in miglioramento rispetto alle previsioni elaborate dopo l’estate scorsa, pur incorporando attività ed erogazioni straordinarie da prestazioni per emergenza Covid”, si legge nella nota.

Ecco, nel dettaglio, le varie stime (ancora soggette a lievi variazioni per effetto delle operazioni contabili di assestamento):

  • prestazioni complessive del 2020 pari 360 miliardi, con una diminuzione di circa 11 miliardi rispetto alle previsioni di ottobre (371,2 miliardi);
  • entrate contributive pari a 225 miliardi, in aumento di 4 miliardi rispetto al preventivo (221,2 miliardi);
  • entrate a carico del bilancio dello Stato (invalidità civile, assegni sociali, prestazioni Covid-19, ecc.) nonché dei disavanzi delle gestioni previdenziali (Cassa Pensioni Stato, ecc.) pari a 143 miliardi, in diminuzione di 7 miliardi rispetto al preventivo 2020 (149,6 miliardi).

Il 2020 ha registrato un boom delle prestazioni, aumentate complessivamente dai 331 miliardi del 2019 ai 360 miliardi del 2020. Tuttavia, l’ammontare finale è risultato inferiore alle stime di ottobre a causa del “minore utilizzo delle integrazioni salariali da parte delle aziende rispetto alle stime elaborate dall’Istituto e incorporate nel preventivo 2020, che prende in considerazione gli effetti economico-finanziari della pandemia in atto – continua l’Inps – Al fine di attenuare gli effetti finanziari che la pandemia in atto ha prodotto sul bilancio dell’Istituto, con particolare riguardo alla flessione delle entrate contributive e all’aumento di prestazioni a sostegno del reddito rispetto al consuntivo 2019, il Governo ha introdotto, con il recente decreto Sostegni, misure volte a rafforzare l’equilibrio finanziario dell’Inps. In particolare, è stato previsto un aumento di 4 miliardi di euro dello stanziamento per le anticipazioni al fabbisogno finanziario delle gestioni previdenziali dell’Istituto, che quindi passa da 7,4 a 11,4 miliardi di euro”.

Sul piano amministrativo, i costi di gestione del conto economico 2020 sono stimati in 3,6 miliardi, in calo rispetto al 2019. L’incidenza dei costi di gestione dell’Istituto sul totale delle prestazioni istituzionali effettivamente erogate passa da 1,52% nel 2012 a 1,00% nel 2020. Il Consiglio d’Amministrazione dell’Inps ha espresso l’auspicio che “il chiaro segnale della tenuta dei conti dell’Istituto nel contesto emergenziale dell’anno passato possa sostenere la ripresa delle attività economiche in uno spirito di coesione sociale ed il rafforzamento patrimoniale delle gestioni previdenziali”.

Il progetto di bilancio consuntivo 2020 sarà approvato dal Cda nella prima metà di maggio.

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