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Confindustria, scintille per Presidenza: il caso Orsini e la spada di Damocle della magistratura su una candidatura controversa

I saggi hanno consigliato a Orsini di ritirare la sua candidatura per la Presidenza ma l’imprenditore emiliano non sembra volerne sapere. Per ora i quattro candidati alla Presidenza restano in corsa ma i colpi di s cena sono dietro l’angolo e il caso mette in gioco la credibilità stessa di Confindustria

Confindustria, scintille per Presidenza: il caso Orsini e la spada di Damocle della magistratura su una candidatura controversa

L’elezione del prossimo Presidente di Confindustria non è un pranzo di gala, come avrebbe detto Mao. O se lo è, sotto il tavolo vengono menati fendenti degni di una rissa tra marinai già alticci in una bettola di porto. In particolare, i colpi arrivano da parte di uno dei candidati, che già assaporava la vittoria e che le notizie sulla sua gestione passata di una importante federazione confindustriale hanno rimesso in alto mare (notizie riportate per prima da FIRSTonline).

Si legge, infatti, sulla stampa che i saggi incaricati di vagliare i candidati, prima di avviare il tour tra gli associati, siano rimasti perplessi circa le aspirazioni del Past President di Federlegno Arredo, Emanuele Orsini, e gli abbiano consigliato di ritirare la sua disponibilità. Pare che Orsini non l’abbia presa molto bene e abbia minacciato di ricorrere alle vie legali contro chiunque si frapponga tra lui e l’ambita poltrona. Tra le preoccupazioni dei saggi c’è la spada di Damocle della magistratura, che dovrà decidere riguardo alla querela che lo stesso Orsini ha depositato contro gli attuali vertici di Federlegno Arredo. Per ora Saggi, Comitato etico e probiviri di Confindustria hanno ammesso alla corsa per la Presidenza tutti e 4 i candidati (Garrone, Orsini, Gozzi e Marenghi), ma i colpi di scena restano dietro l’angolo.

Tre domande per una Presidenza

A questo punto sorgono spontanee tre domande.

  1. Può Confindustria, la cui credibilità è ai minimi storici, rischiare che la decisione dei magistrati sia avversa a Orsini e lo costringa alle dimissioni, qualora fosse stato nel frattempo eletto presidente degli industriali?
  2. Può essere eletto alla presidenza di una tale importante associazione imprenditoriale un candidato che pare disposto a mandare in frantumi, con i suoi ricorsi legali, la procedura di elezione confindustriale, denunciando scarso interesse per il destino e l’immagine dell’associazione medesima e molto invece per le proprie ambizioni? 
  3. Come gestirebbe Confindustria un candidato che non sembra raccogliere l’invito dei saggi a farsi da parte per l’interesse comune? Il rischio è una feroce resa dei conti, di cui Viale dell’Astronomia proprio non ha bisogno.

Domande a cui non sappiamo dare una risposta certa, consci del fatto che ciò che è reale è razionale.

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