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Confindustria: ripresa a inizio 2015

Tra i fattori incoraggianti, gli economisti di viale dell’Astronomia indicano che “l’export è tornato ad aumentare, l’occupazione mostra i primi segnali di recupero, si è arrestata l’emorragia di credito alle imprese, e la riduzione dei tassi sta arrivando alle Pmi”.

Confindustria: ripresa a inizio 2015

“La contrazione del Pil nel terzo trimestre è risultata in linea con le stime CsC, -0,1%, dal -0,2% nel secondo trimestre. Nel quarto gli indicatori fin qui disponibili suggeriscono una variazione nulla: sarebbe una buona base per la ripartenza a inizio 2015”. E’ questa la previsione diffusa dal Centro Studi di Confindustria in Congiuntura Flash. “I pochi dati disponibili – si sottolinea – puntano a un Pil invariato nel quarto trimestre, stima che deve trovare conferma nei numeri prossimamente in uscita; rispetto ad attese di ulteriore calo, ciò sarebbe una migliore base per la ripartenza già dall’avvio dell’anno prossimo”. Per il CsC, “le riforme strutturali danno frutti nel medio termine, ma nell’immediato rispondono alla domanda di cambiamento del Paese e restituiscono così la fiducia necessaria a rilanciare consumi e investimenti”.

In Italia, rilevano ancora gli economisti di viale dell’Astronomia, “l’export è tornato ad aumentare, l’occupazione mostra i primi segnali di recupero, si è arrestata l’emorragia di credito alle imprese (anche se le condizioni d’offerta rimangono strette) e la riduzione dei tassi, di cui hanno molto beneficiato titoli pubblici e bancari, inizia a essere trasmessa alle piccole aziende”. In particolare, la produzione industriale “recupera lo 0,4% in ottobre (stima CsC), dopo il -0,9% di settembre. La variazione congiunturale acquisita nel quarto trimestre è -0,1% e le valutazioni meno negative sugli ordini (saldo a -25 in settembre, da -26) delineano una stabilizzazione dell’attività; ciò è però contraddetto dalla componente ordini del Pmi manifatturiero, in zona di contrazione per la prima volta da metà 2013. Il Pmi composito in ottobre è tornato dopo 2 mesi in area di espansione (50,4), grazie al miglioramento nei servizi (+2 punti a 50,8) e nonostante il calo di quello manifatturiero (-1,7 a 49,0)”

Per il CsC, “l’anticipatore Ocse, sceso in settembre per il secondo mese di fila (a 101,3, -0,03% come in agosto), non segnala un’inversione di rotta nel trimestre attuale e nel prossimo”.

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