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Confcommercio: reddito disponibile famiglie torna ai livelli del 1988

Secondo gli analisti dell’associazione, quest’anno il reddito pro capite disponibile è pari a 17.300 euro, un livello quasi analogo ai 17.200 del 1988 – Intanto il peso percentuale di spese “obbligate” (ossia non rinviabili) è costantemente aumentato rispetto al totale dei consumi, passando dal 32,3% del 1992 al 40,6% del 2013.

Confcommercio: reddito disponibile famiglie torna ai livelli del 1988

Il reddito disponibile delle famiglie italiane torna ai livelli di 25 anni fa. Lo sostiene l’Ufficio studi di Confcommercio nella nota di aggiornamento sulle spese obbligate. 

Secondo gli analisti dell’associazione, quest’anno il reddito pro capite disponibile è pari a 17.300 euro, un livello quasi analogo ai 17.200 del 1988. Nel 2014 la cifra sarà identica a quella di quest’anno. In termini generali, il reddito disponibile in Italia è crollato a 1.032 miliardi di euro, appena un miliardo sopra i livelli del 1988, mentre nel 2014 non è attesa una vera e propria svolta, con un aumento marginale a 1.036 miliardi. 

La situazione è ancora più grave se si mettono in relazione questi dati a quelli sulle spese. Tra il 1992 e il 2012 – si legge ancora nell’analisi – il peso percentuale di quelle “obbligate” (ossia non rinviabili) è costantemente aumentato rispetto al totale dei consumi, passando dal 32,3% del 1992 al 40,6% del 2013.

Confcommercio sostiene che parte dell’aumento dell’incidenza dei consumi obbligati registrato negli ultimi 20 anni “sia derivato da una dinamica dei prezzi particolarmente accentuata”.

In generale, il crollo dei consumi può dirsi “finito”, l’anno prossimo non arriverà alcuna ripresa: dopo il calo del 2,4% del 2013, nel 2014 si registrerà una flessione dello 0,2%. Fino a giugno dell’anno prossimo, i consumi, secondo Confcommercio, resteranno fermi.

“Un aumento dell’Iva andrebbe a colpire le fasce più deboli con il rischio di accelerare il passaggio dalla crisi economia alla crisi sociale”, ha commentato il presidente dell’associazione, Carlo Sangalli.

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