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“Come fu che la Biennale di Venezia diventò un circo”: l’ultimo libro di Maurizio Cecchetti

La Biennale di Venezia da vent’anni è il Lunapark dei grandi poteri e questo pamphlet di Maurizio Cecchetti cerca di analizzare il sistema dell’arte in modo ironico e divertente

“Come fu che la Biennale di Venezia diventò un circo”: l’ultimo libro di Maurizio Cecchetti

Conosco Maurizio Cecchetti da più trent’anni, sia come giornalista che critico d’arte. Un autore di temi di cultura che ha sempre saputo mettere l’accento su storie e fatti secondo una forma decisamente dettagliata senza mai farsi sfuggire le mille sfumature anche più ironicamente sottili che caratterizzano il complesso mondo dell’arte. Questo è un pamphlet che non poteva che non arrivare in libreria proprio nei giorni di apertura della Biennale di Venezia. Sarà perciò il caso di leggerlo come un racconto che va oltre “l’ironia della sorte”.

Torna, rivisto e aumentato, il pamphlet che ha messo sotto i riflettori l’era Baratta della Biennale di Venezia nell’anno, il 2019, in cui si è chiusa un’epoca dove l’arte è stata nelle mani dei manager. Da quando Paolo Baratta è salito alla Presidenza dell’istituzione per vent’anni, il mondo artistico è cambiato radicalmente, trasformando le grandi questioni estetiche del nostro tempo in un circo mediatico, dove sociologia, economia, politica hanno occupato lo spazio che un tempo era dedicato alle questioni estetiche ed espressive dei linguaggi artistici. Uno dei critici più lucidi e severi verso chi controlla i destini dell’arte attraverso i media e le sue istituzioni espositive, aggiorna e sviluppa questo saggio che, dopo il Covid, le derive della globalizzazione, l’imporsi delle finzioni dell’IA e le minacce che stanno crescendo con guerre che si allargano sul Pianeta, diventa uno strumento, libero e necessario, per orientarsi dentro una delle più gravi crisi culturali che l’uomo abbia mai vissuto nei secoli moderni. Perché continuare a prestare fede a un sistema dell’arte che spaccia le logiche falsanti di un mercato che prospera sulla crisi delle idee, dei valori e sulle presunte verità preconfezionate dal politically correct?

Chi è Maurizio Cecchetti

MAURIZIO CECCHETTI è nato a Cesena nel 1960. Critico d’arte, scrittore ed editore, tra i suoi libri si segnalano: La città dell’angelo (Marietti, 1992), Edgar Degas. La vita e l’opera (Mondadori, 1998), Le valigie di Ingres (L’Obliquo, 2003), I cerchi delle betulle (Medusa, 2007, finalista premio Viareggio per la saggistica), Pelle di vetro. Il libro dell’antiarchitettura (Medusa, 2010, premio Feronia per la critica militante), Mi ha dato nell’occhio. L’arte contemporanea e la sua schizofrenia (Medusa, 2015), Pedinamenti. Esercizi di critica d’arte (Edizioni dell’Asino, 2018), Fuori servizio. Note per la manutenzione di Marcel Duchamp (Medusa, 2018), L’arte è sempre contemporanea (come la storia). Pedinamenti 2 (MC, 2020), Memoria intuizione libertà nell’architettura (MC, 2022), Gli anni di Fancello (Medusa, 2023).

Autore MAURIZIO CECCHETTI – Titolo “Come fu che la Biennale di Venezia divento un circo”
Collana Wunderkammer

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