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Colpo grosso di Exor negli Usa: offerta di 6,4 mld a Partner Re (riassicurazioni)

La cassaforte degli Agnelli ha offerto 6,4 miliardi di dollari a Partner Re (riassicurazioni Usa) prendendo in contropiede Goldman Sachs – Frena il Pil cinese (l’India cresce di più) e Draghi fa il check up al Qe – Bene le trimestrali Usa di JP Morgan e Intel ma occhio alla Grecia – L’Antitrust Ue denuncia Google – Btp Italia ok – Nasce Tim Sky

Colpo grosso di Exor negli Usa: offerta di 6,4 mld a Partner Re (riassicurazioni)

L’economia del Drago rallenta, forse troppo rapidamente. Nel primo trimestre il Pil della Cina è cresciuto del 7%, contro il 7,3% precedente, nonostante il taglio dei tassi a novembre. E’ il dato più basso dal 2008, quando anche Pechino venne investita dalla tempesta Lehman Brothers. Il Fondo Monetario segnala che, per la prima volta da 16 anni, l’India cresce di più della Cina. Frena anche la Borsa di Shanghai (-1,1%), deboli le altre piazze asiatiche. Stabile Tokyo. 

L’ANTITRUST UE DENUNCIA GOOGLE. BENE I CONTI DI JP MORGAN E INTEL

Chiudono in terreno positivo l’indice Dow Jones (+0,33%) e l’S&P 500 (+0,16%). In calo il Nasdaq (-0,22%) che rinvia ancora una volta l’assalto ai 5 mila punti appesantito dal calo di Apple (-0,43%). Oggi intanto dovrebbe scattare la denuncia della Commissione Europea contro Google, accusata di abuso di posizione dominante. 

Festeggiano i titoli petroliferi: per la prima volta da quattro anni cala la produzione dello shale oil americano. L’indice S&P energy avanza dell’1,77%. A giudicare dalle trimestrali, lo stato di salute della Corporate America sembra migliore del previsto. Buona l’accoglienza ai conti di JP Morgan (+1,6%) e di Intel (+2,6%). Wells Fargo arretra dello 0,8% dopo i conti. 

MILANO RALLENTA, L’ECONOMIA CRESCE MENO DEGLI ALTRI

Alla vigilia del vertice della Bce di oggi le Borse europee, complice l’incertezza drammatica sulla Grecia, fanno un passo indietro. Rallenta in particolare Piazza Affari: l’indice FtseMib è arretrato dell’1%. La Borsa di Madrid ha perso l’1,3%, Francoforte -0,9%. In ribasso anche Parigi nonostante il balzo di Alcatel-Lucent in vista della cessione a Nokia, avallata dal governo Valls.

Il Fondo monetario internazionale ha leggermente migliorato le stime di crescita per l’economia italiana, che tuttavia continuerà a viaggiare ad una velocità di crociera inferiore a quella dei partner della zona euro. Il Fondo monetario internazionale stima per l’Italia Il rapporto deficit/Pil, secondo l’istituto di Washington, si assesterà al 2,6% quest’anno, poi in discesa il prossimo all’1,7%

CANNATA: BTP ITALIA OK. TROPPO POCHI I BUND IN OFFERTA 

“E’ abbastanza probabile che si registrino prima o poi tassi negativi sulle scadenze brevi”. Parola di Maria Cannata, responsabile del debito pubblico italiano che ieri ha commentato l’andamento della risposta del retail al Btp Italia in offerta fino alle 14 di stamane. Il risultato è “decisamente positivo. Sia l’allungamento da sei a otto anni della scadenza sia la cedola obiettivamente bassa – ha aggiunto – ci lasciavano qualche incertezza, ma devo dire che siamo molto soddisfatti” ha affermato.

Alla fine della giornata sono stati raccolti ordini per 4,8521 miliardi (3,4 nella seduta di ieri). Cannata ha poi ribadito la volontà del Tesoro di proseguire con l’allungamento della durata media del debito italiano nel corso del 2015, sottolineando che da fine dicembre a fine marzo la vita media del debito è aumentata di 0,07 anni.

“Il Qe è stato condotto in maniera accorta – ha concluso il dirigente del Tesoro – Così non c’è un impatto negativo sulla liquidità degli scambi sul mercato secondario italiano”. Diversa la situazione in Germania, ove scarseggia ormai l‘offerta di titoli acquistabili dalla Bce: il 28% delle emissioni tedesche tratta sotto -0,2%, ovvero il tasso negativo sui depositi presso la banca centrale contro il 5% prima del Qe.

COLPO GROSSO DI EXOR IN USA. E UN TIRO MANCINO A GOLDMAN SACHS

John Philip Elkann ha fatto goal in contropiede, perforando la difesa di Goldman Sachs. Ieri pomeriggio Exor (+0,35%) ha annunciato di aver lanciato una proposta amichevole al board della compagnia di riassicurazione Partner Re per un importo di 6,4 miliardi di dollari, con un premio del 16% sul valore implicito della public company partecipata dai fondi Vanguard, Franklyn Resources e Black Rock. 

La mossa, a sorpresa, è stata varata con il consenso del cda della cassaforte di casa Agnelli e potrà contare, oltre alla liquidità in cassa (523 milioni) ed al supporto dei prestiti obbligazionari fino a 3 miliardi approvati ieri, anche sui quattrini (almeno due miliardi di dollari) incassati con la cessione della società di servizi immobiliari Cushman & Wakefield, curata da Goldman Sachs. 

Ma la stessa Banca d’affari Usa è impegnata da gennaio ad assistere Axis Capital nell’acquisizione della stessa Partner Re. Goldman Sachs, dunque, si trova ad assistere Exor nella vendita di Cushman & Wakefield fornendo alla finanziaria torinese parte dei quattrini necessari per soffiare Partner Re ad un suo cliente. E’ un particolare che serve a sottolineare la determinazione e l’aggressività della nuova Exor, che affianca al ruolo di azionista numero uno di Cnh, Fca e presto di Ferrari, il controllo di un polmone finanziario internazionale di grossa taglia, per giunta ben noto a Torino perché la vecchia Ifi partecipò alla sua fondazione nel 1993. 

Deboli gli altri titoli della galassia Agnelli alla vigilia delle assemblee di bilancio: oggi tocca a Cnh Industrial (ieri +0,26%), domani sarà la volta di Fiat Chrysler (-1,6%) che, per la prima volta, riunirà i soci al Sofitel Grand Amsterdam della capitale olandese. Oltre all’attesa per le dichiarazioni di Sergio Marchionne su tempi e modalità dell’Ipo Ferrari e del decollo del piano Alfa Romeo (appuntamento ad Arese il 24 giugno), c’è curiosità sulla partecipazione dei soci all’evento.

MASSIAH (UBI) NESSUN CONTATTO CON MPS

A deprimere il listino di Piazza Affari sono stati i titoli che più hanno corso nelle ultime settimane tra cui spiccano i titoli bancari penalizzati anche dalla situazione tecnica: l’indice Stoxx di settore stenta a “bucare” la resistenza in area 160, ai massimi dal 2014. Pesanti le perdite di Unicredit e di Intesa (-2,5%). Il Banco Popolare scende dell’1,4%, Pop.Emilia -2,1%, Mediobanca -2%. In rialzo solo Monte Paschi (+1,24%). 

Victor Massiah, consigliere delegato di Ubi (-0,47%) ha affermato che non c’è nessun contatto con l’istituto di Siena per una possibile aggregazione. Nel risparmio gestito si ferma, almeno per ora, la corsa di Anima Holding (-6,7% a 7,79 euro). Sono scattate le prese di beneficio dopo un rialzo del 15% negli ultimi due giorni. E’ di ieri la notizia che Norges Bank ha comprato il 2%. L’operazione risale al 7 aprile scorso.

NASCE TIM SKY, SOFFRE MEDIASET

Avanza Telecom Italia (+0,3%), frena Mediaset, in ribasso del 2,4%. E’ l’effetto combinato della notizia che fra poco giorni partirà l’offerta integrata sulla banda larga fra Telecom Italia e Sky. I dettagli dell’operazione dovrebbero essere annunciati domani: l’offerta Sky arriverà nelle case degli italiani attraverso i servizi di connettività ad ultra banda larga di Telecom Italia che oggi offrono soluzioni a partire da 30 Mbps. L’ex incumbent delle tlc si è già impegnato ad acquistare un certo quantitativo di decoder digitali da distribuire agli utenti (120mila decoder acquistati all’anno per un valore commerciale vicino ai 70 milioni). 

L’offerta, che dovrebbe chiamarsi TIM Sky, potrebbe costare 19,90 euro al mese per il servizio base a cui andranno poi aggiunti i pacchetti Premium come lo sport o il cinema. Telecom Italia sta anche trattando con la controllata Fininvest per portare in streaming i contenuti di Mediaset Premium. Resiste intanto Ei Towers (+0,47%) dopo il no della Consob alla nuova offerta su Rai Way (-0,89%). 

SAIPEM E’ IL TITOLO TOP. AVANZA ANCHE EGP

La miglior blue chip della giornata è stata Saipem (+3% a 11,66 euro), nuovo massimo da inizio anno (+32% dal primo gennaio). Continuano, secondo Reuters, i contatti con Gazprom per trasformare il contratto per la realizzazione del gasdotto South Stream, sospeso lo scorso dicembre, in una partecipazione al Turkish Stream, l’infrastruttura che dovrebbe portare il gas del Caspio sulle coste turche e non più in Bulgaria. 

Positivi gli altri petroliferi: Eni avanza dello 0,1%, Tenaris +0,7%. Tra le utilities arretrano Enel (-1,4%) e Snam (-1%). Bene invece Enel Green Power (+0,78%). Gli analisti hanno apprezzato la notizia che la società si è aggiudicata il diritto di concludere dei contratti per la fornitura di energia con l’utility sudafricana Eskom per 425 MW di progetti eolici.

LUSSO, RESISTE SOLO MONCLER

Capitombolo di Salvatore Ferragamo (-3,8%): Exane Paribas ha tagliato la raccomandazione neutral da outperform, confermando il prezzo obiettivo a 32 euro. Tod’s -1,9%. Quasi invariata Moncler (-0,2%): JP Morgan ha alzato sul titolo il prezzo obiettivo a 18,5 euro da 16,5 euro, lasciando il rating invariato ad overweight.

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