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Cina-Usa, Huawei riaccende le tensioni. Weidmann frena Draghi

I cinesi si infuriano per lo stop Usa a Huawei e minacciano di far saltare i negoziati sui dazi – I banchieri tedeschi contro una nuova iniezione di liquidità da parte della Bce

Cina-Usa, Huawei riaccende le tensioni. Weidmann frena Draghi

La Cina è furente dopo la messa al bando di Huawei, che non potrà più comprare o vendere i suoi apparati negli Usa. Ma i mercati, stressati dalla guerra commerciale tra i Big, preferiscono stamane guardare ai dati che confermano il buono stato di salute dell’economia americana e la ripresa della congiuntura tedesca. E così, nonostante i toni bellicosi di Pechino (“non ha senso, visti i toni, trattare ancora con Trump”, tuona un editoriale dell’Economic Daily ripreso dal Quotidiano del Popolo), i mercati si avviano ad una chiusura di settimana positiva.

GIAPPONE IN ASCESA, SCENDE L’ORO. E CROLLA IL BITCOIN

Fanno eccezione i listini cinesi: l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen, è in calo dell’1,7%. L’Hang Seng di Hong Kong perde lo 0,8%.

Rimbalza a Tokyo l’indice Nikkei (+1,5%). In positivo anche il listino della Corea del Sud (+0,2%) e dell’India (+0,4%).

Lo yuan torna ad indebolirsi, a 6,907 su dollaro, livello che non si vedeva da sei mesi (-3% in due settimane). È sceso ai minimi da due anni l’ammontare dei Tbond in mano alla banca centrale cinese.

Frena però la richiesta di beni rifugio: debole lo yen (-0,1%), oro in calo a 1.28 dollari l’oncia, salgono i rendimenti dei T bond (decennali l 2,9%). Precipita il bitcoin a 6.300 dollari.

TRIS DI RIALZI A WALL STREET. IN CORSA WAL MART E CISCO

I mercati Usa hanno registrato la terza seduta consecutiva al rialzo, sotto la spinta delle statistiche positive sul mercato della casa e sull’andamento dei consumi. Dow Jones +0,84%, S&P500 +0,89%. Il Nasdaq sale dello 0,97%.

Un segnale del nervosismo legato al confronto con la Cina arriva da Nvidia. Il gruppo che vanta i chip migliori per il 5G, buon fornitore di Huawei, dopo i conti trimestrali ha prima messo a segno un rialzo del 7% a fronte dei risultati, poi ha azzerato i guadagni quando è emerso che le stime per l’anno in corso sono peggiorate rispetto a gennaio.

Le note più positive arrivano da Wal-Mart, +1,4% dopo i risultati, e da Cisco (+6,7%).

Nel dopo Borsa tonfo di Pinterest (-15%), a seguito dei conti deludenti.

BRENT SOPRA I 73 DOLLARI. BALZO DI TENARIS

Continua la corsa del petrolio: Brent sopra i 73 dollari mentre si moltiplicano gli episodi di guerra nel Golfo.

A Piazza Affari salgono Eni (+1%) e Saipem (+2%). Vola Tenaris (+3,7%) in vista del possibile accordo sui commerci tra Stati Uniti e Messico. Per il produttore di tubi, nel caso vengano tolti i dazi sull’acciaio e sull’alluminio in ingresso negli Stati Uniti, ci sarebbe un impatto positivo di circa 100 milioni di dollari, più o meno il 5% dell’Ebitda 2019.

MILANO +1,38%. ALT DI WEIDMANN A DRAGHI

Il vento in arrivo dagli Usa ha spinto i listini europei al rialzo per il secondo giorno di fila dopo il rinvio dei dazi sull’auto tedesca che, come scrive Alessandro Fugnoli, “non costa molto a Trump, ma gli consente di cercar anche di recuperare quantomeno la neutralità europea nel conflitto con la Cina”. Ha giovato anche l’accelerazione a sorpresa del Pil tedesco che, paradossalmente, complica le strategie di Mario Draghi.

La ripresa rende più difficile l’adozione dei prestiti Tltro, così attesi dalle banche italiane. Il presidente della Bundesbank Jens Weidmann, uno dei principali candidati al vertice della Bce, ha detto che queste misure da lui non sono condivise perché sarebbero un segnale sbagliato. Anche il francese Benoit Coeuré, altro concorrente alla successione di Draghi, ha sostenuto che i prestiti avrebbero un effetto positivo trascurabile.

A Milano l’indice ha terminato la giornata con un aumento dell’1,38%, a 21.152 punti su scambi per 2,43 miliardi di euro.

FRANCOFORTE SUPERSTAR. VACILLA LA STERLINA

Tra i listini del Vecchio Continente decolla Francoforte sostenuta da dati macro, a sorpresa, migliori del previsto. Angela Merkel, rispondendo a una domanda su Commerzbank, ha detto che il governo non una posizione fissa sulle fusioni. “Per quanto riguarda il panorama bancario sono decisioni del settore privato”.

Positivi anche gli altri mercati: Parigi +1,37%; Madrid +1,41%. Al top c’è Zurigo, +1,91%. 

Londra (+0,71%) mentre la sterlina scende ai minimi da tre mesi a 1,2787 contro il dollaro. Theresa May, messa alle strette dal suo partito, ha accettato di mettere in agenda, per le prossime settimane, una sua uscita di scena, nel caso non riuscisse a trovare una soluzione al problema Brexit. Boris Johnson ha confermato di essere candidato al posto dell’attuale premier.

BTP AL 2,68%. TRIA: “SONO UN AFFARE”

Il Btp ha concluso in territorio positivo la seduta: il differenziale di rendimento Italia-Germania sul tratto decennale è sceso a 278 punti dai 285 della chiusura precedente. Il tasso del decennale conclude in area 2,68% dal 2,75% della vigilia. Il ministro Giovanni Tria ha commentato: “I Btp sono un buon affare per chi li acquista”.

Da segnalare anche la buona risposta del mercato ad altre emissioni di carta italiana. Ieri Fca Bank ha piazzato 800 milioni di una nuova emissione obbligazionaria da 800 milioni di euro, con scadenza novembre 2022, cedola 0,625%. Il titolo è stato assegnato con premio di 85 punti base sulla curva midswap. Collocato anche un bond senior di 500 milioni da parte di Acea.

Il rendimento del Bund sale di due punti base a -0,09%, non tanto lontano dai minimi da ottobre 2016.

Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, a Bruxelles per l’Ecofin, ha gettato ieri acqua sul fuoco escludendo che il debito pubblico dell’Italia salga al 140% del Pil.

In un comizio a Potenza, però, Matteo Salvini ha rincarato la dose: “Se ci mandate a Bruxelles – ha declamato dal palco – io quelle regole europee che stanno massacrando l’Italia le straccio dalla prima all’ultima”.

Commenti sul debito sono arrivati anche dalla Banca d’Italia e dalla Commissione Europea. Il governatore Ignazio Visco ha detto

che una strategia per ridurre il peso del debito non è più rinviabile, e il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, ha detto che tenere il debito sotto controllo è nell’interesse dell’Italia.

SOLO DUE TITOLI IN ROSSO NEL FTSEMIB

Solo due titoli del paniere principali di Piazza Affari hanno chiuso in rosso: Moncler -1,9% e Pirelli -1,81%.

Grazie al calo dello spread, riprendono quota le banche: Unicredit +1,4%, Intesa +1,6%, Ubi +3,6%. 

Tra i finanziari Generali (+0,6%) chiude il primo trimestre con 1,34 miliardi di euro di utile operativo, +7% anno su anno, in linea con le aspettative del consensus. Meglio del previsto il Ramo Vita (804 milioni di utile operativo). Utile netto a 744 milioni di euro +28% anno su anno.

SI RISVEGLIA TIM, AMPLIFON AL TOP

Il titolo migliore è stato Amplifon (+4,7%).

Ottima performance anche per Tim (+3,86%) e Recordati (+3,54%), su cui Banca Imi ha alzato il prezzo obiettivo da 34,2 a 37,9 euro, confermando la raccomandazione hold.

Fiat Chrysler +0,7%. Exor +2,4%. La controllata Partner Re ha presentato ieri sera una trimestrale superiore alle aspettative.

Tra le utility bene A2A +2,42%: Equita Sim ha alzato il giudizio a buy da hold e il prezzo obiettivo a 1,74 euro da 1,7. Su Snam (+2,31%) Morgan Stanley ha alzato il target price da 4,05 a 4,4 euro.

TERNIENERGIA VA IN ORBITA, MAIRE IN TEXAS

Al di fuori del paniere principale, balzo da Guinness dei primati per Ternienergia (+28%) dopo la cessione di 22 impianti fotovoltaici. 

Maire Tecnimont (+5%) realizzerà attraverso un consorzio il progetto di espansione del complesso di Baytown negli Stati Uniti. La commessa di Exxon Mobil vale circa 2 miliardi di dollari.

Fila -5%. Nel primo trimestre I ricavi salgono del 37% a 144 milioni di euro, -2% a parità di perimetro, leggermente meglio delle aspettative. L’utile operativo rettificato scende del 4% anno su anno, a 11 milioni di euro, sotto le stime.

Erg +4,73%: Kepler Cheuvreux ha alzato il giudizio sul titolo da hold a buy, con prezzo obiettivo a 18 euro.

Salini Impregilo (+3%) ha comunicato che da inizio anno, ha acquisito nuovi ordini per 5 miliardi, da sola l’Australia vale il 12% dei lavori da eseguire.  \lsdpriority

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