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Champions, Juve al bivio: o batte il Tottenham o è fuori

O stasera espugna Londra o pareggia con almeno 3 gol o la Juve esce dalla Champions: decisiva la sfida contro il Tottenham di Pochettino – Allegri ritrova Higuain e Dybala ma perde Mandzukic – Buffon: “Spero che non sia la mia ultima partita in Champions”

Champions, Juve al bivio: o batte il Tottenham o è fuori

Ora o mai più. La Juventus è chiamata a espugnare Londra (o, in alternativa, a pareggiare segnando almeno 3 gol) per strappare il pass per i quarti di Champions, pena alzare bandiera bianca rispetto all’obiettivo più importante della stagione. Inutile nascondersi: il popolo bianconero dà quasi per scontato il successo in Italia e guarda a quello europeo come al vero grande sogno.

Certo, la missione non sarà facile. Di fronte infatti ci sarà un Tottenham agguerrito e in salute, pronto a sfruttare la spinta di Wembley (anche se il vecchio White Hart Lane, per questioni ambientali, era un’altra cosa) per entrare definitivamente nell’olimpo della Champions League.

E poi la Juve non arriva certo al match nel migliore dei modi: agli infortuni già acclarati di Cuadrado e Bernardeschi s’è aggiunto anche quello di Mandzukic, fermato da un risentimento ai flessori della coscia sinistra e rimasto a Torino, e visto e considerato che Higuain rientra dopo 3 settimane di stop e che Dybala è ancora lontano dalla forma massima, si evince come Allegri debba andare a vincere a Londra con un attacco quantomeno debilitato.

“Sarà meglio non andare ai supplementari visto che non abbiamo cambi – ha risposto il tecnico con una battuta che sa tanto di verità. – Higuain e Dybala giocheranno dall’inizio perché sono pronti e hanno recuperato bene, questa è una partita talmente bella da far sì che i giocatori tirino fuori la prestazione anche senza la giusta forma fisica. Bisognerà giocare bene tecnicamente, gestire la palla, siamo pronti a tutto per vincere”.

In casa Juve nessuno prende davvero in considerazione l’ipotesi di uscire così presto dalla coppa, tantomeno Buffon: questa per lui potrebbe essere l’ultima stagione e lasciare il palcoscenico europeo in questo modo non gli andrebbe proprio giù.

“Non mi ha mai sfiorato questo pensiero – ha glissato Gigi. – Credo e mi auguro che non sia l’ultima né per me né per la Juve, anzi spero ce ne siano tante altre”.

Il problema è che non dipende solo dai bianconeri. Il Tottenham non perde dal 14 dicembre e viene da 17 risultati utili consecutivi, che gli hanno permesso di prendersi il quarto posto in Premier a spese del Chelsea di Conte, oltre che di arrivare sin qui in Champions. Il 2-2 di Torino inoltre ha dato fiducia a Kane e compagni, che ora sognano di eliminare la più quotata Signora per diventare la mina vagante del torneo.

“Sappiamo che sarà una grande sfida contro una delle migliori squadre del mondo – il pensiero di Pochettino. – Noi però siamo coraggiosi, abbiamo un atteggiamento positivo e sappiamo di poter vincere. Il risultato sarà una conseguenza di tutto questo”.

A parole la sfida è già iniziata, ora non resta che vederla sul campo. Allegri si affiderà al 4-3-2-1 con Buffon in porta, Barzagli, Benatia, Chiellini e Alex Sandro in difesa, Khedira, Pjanic e Matuidi a centrocampo, Dybala e Douglas Costa a supporto di Higuain.

Pochettino risponderà col 4-2-3-1 d’ordinanza, dunque Lloris tra i pali, Tripper, Sanchez, Vertonghen e Davies nel reparto arretrato, Dier e Dembelé in mediana, Eriksen, Dele Alli e Son sulla trequarti, Kane in attacco.

Wembley completamente esaurito, con 4 mila tifosi della Juve pronti a spingere la squadra verso i quarti di finale. Perché il popolo bianconero ha voglia di Champions ed è pronto a fare la sua parte per evitare quella che, a tutti gli effetti, sarebbe la fine di un sogno.

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