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Caro Benzina, il Governo all’Upi: subito un taglio di 4-5 centesimi al litro

Incontro fra Esecutivo, petrolieri e gestori – Il sottosegretario De Vincenti: “Le differenze di prezzo tra l’Italia e l’Unione europea sono ingiustificate. Abbiamo rivolto un fermo invito ad allineare il prezzo alla media europea”.

Caro Benzina, il Governo all’Upi: subito un taglio di 4-5 centesimi al litro

Il Governo si aspetta che oggi stesso il prezzo della benzina cali di 4-5 centesimi al litro, oltre alla riduzione di 2 centesimi già avvenuta. Questo l’esito dell’incontro di stamattina al ministero dello Sviluppo economico fra l’Esecutivo, i petrolieri e i gestori del settore. Ad annunciarlo è stato il sottosegretario Claudio De Vincenti: “L’incontro è andato bene – ha detto uscendo dalla riunione -. Sappiamo che la rete di distribuzione nel nostro Pese è inefficiente, ma le differenze di prezzo tra l’Italia e l’Unione europea sono ingiustificate. Abbiamo rivolto un fermo invito ad allineare il prezzo alla media europea”, perché “non c’è motivo per cui in Italia il prezzo della benzina aumenti quando scende su scala internazionale il prezzo del petrolio”.

Per quanto riguarda le accise, il sottosegretario ha rivelato che il governo sta lavorando a un intervento che consenta di “sterilizzare gli effetti dell’aumento del prezzo sull’Iva”, riducendo il carico fiscale quando aumenta il prezzo.

Di fronte a questo “fermo invito”, i petrolieri si dicono pronti a collaborare, ma sostengono che la responsabilità della situazione italiana non sia da addebitare all’eccessiva speculazione delle compagnie. “Il governo ha fatto un discorso chiaro e ha chiesto prezzi più aderenti al resto d’Europa e più accessibili per l’utenza – ha spiegato Pasquale De Vita, presidente dell’Unione petrolifera italiana -. C’è la nostra disponibilità, ma l’Italia sconta anche un problema strutturale di rete”. 

Intanto, la Coldiretti stima che la nuova riduzione, sommata a quella degli ultimi giorni, potrebbe avere un effetto molto positivo sulla spesa delle famiglie italiane, considerando che nel nostro Paese l’88% delle merci viaggia su strada. 

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