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Buffon, addio agrodolce alla Juve: “Tolgo il disturbo”

“Siamo arrivati alla fine di un ciclo ed è giusto che uno tolga il disturbo” ha dichiarato il portiere – Però non senza qualche segnale di malessere, perchè probabilmente si aspettava di essere impiegato di più di fronte alle incertezze del titolare Szczesny oppure che il presidente Agnelli lo cooptasse nei quadri dirigenziali – Se ne andrà anche Chiellini?

Buffon, addio agrodolce alla Juve: “Tolgo il disturbo”

Basta Juve. Gigi Buffon chiude con i bianconeri, senza ripensamenti, come successe l’altra volta, quando se ne andò al Psg ma poi tornò. Stavolta non sarà così e l’addio del portierone bianconero alla Juve è un addio in agrodolce. “A giugno lascio la Juve”, ha dichiarato Buffon, che però ha aggiunto: “O smetto o trovo un’altra squadra“. È questa seconda precisazione che fa capire che il portierone non ha vissuto benissimo l’ultimo anno e non solo perché in campo la Juve non è più leader, ma anche perché, pur senza pretendere nulla, probabilmente Buffon si aspettava che Andrea Pirlo lo impiegasse di più, soprattutto in considerazione dello scadimento di forma del portiere titolare, il polacco Szczesny, che ha sulla coscienza molti gol decisivi incassati dai bianconeri in campionato e in Champions.

Con Buffon è un altro pezzo della vecchia guardia bianconera che se ne va e un altro segnale del malessere che, dopo nove scudetti di fila vinti, quest’anno l’aria che si respira alla Juve è pesante, soprattutto per l’incertezza e per gli errori della dirigenza, oltre che del giovane allenatore. Il Presidente Agnelli aveva l’anno scorso fatto capire a Buffon che, una volta appese le scarpe al chiodo, lo avrebbe cooptato nei quadri dirigenziali della società, ma le parole del portiere non accennano minimamente a questa possibilità. E dopo Buffon potrebbe lasciare un altro pezzo da novanta della vecchia guardia come Chiellini.

“Il mio futuro – ha detto Buffon – è chiaro e delineato. Quest’anno si chiuderà in maniera definitiva questa bellissima e lunghissima esperienza con la Juve. O smetto di giocare o, se trovo una situazione che mi dà stimoli per giocare o fare un’esperienza di vita diversa, la prendo in considerazione. Penso di aver dato tutto alla Juve e di aver ricevuto tutto e più di così non si può fare. Siamo arrivati alla fine di un ciclo ed è giusto che uno tolga il disturbo”.

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