Condividi

Brexit e Bce, due temi caldi per le Borse in Europa

La presentazione del piano B della May per Brexit e l’intervento di Draghi all’Eurogruppo calamitano le attenzione dei mercati europei nel giorno in cui Wall Street è chiusa per il Martin Luther King Day – Vicina la pace sui dazi: si sgonfia l’oro – La Cina rallenta ma non preoccupa le Borse asiatiche – Oggi le cedole di Enel e Snam

Continua la frenata dell’economia cinese. Nel quarto trimestre del 2019 il prodotto interno lordo di Pechino è salito solo del 6,4%, riducendo così al 6,6% la crescita dell’intero 2018, contro il 6,8% del 2017. Si tratta del dato più basso dal 1990 ma non rappresenta certo una sorpresa per i mercati, già messi in allarme dalla caduta del mercato dell’auto e dalle minori vendite di iPhone anche se, ad alimentare le preoccupazioni, contribuisce il rallentamento dei consumi all’8,2%.

Le Borse asiatiche però stamane preferiscono guardare al bicchiere mezzo pieno: la crisi aumenta infatti le possibilità di un prossimo accordo sui dazi tra Pechino e Washington. Le ultime indiscrezioni di Bloomberg sulla disponibilità di Pechino ad azzerare il surplus commerciale con Washington in cinque anni alimentano il rialzo delle Borse.

VICINA LA PACE SUI DAZI, SI SGONFIA L’ORO

Tokyo guadagna lo 0,3%, l’Hang Seng di Hong Kong lo 0,4%, il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen lo 0,6%, il BSE Sensex di Mumbai lo 0,8%.

Il dollaro si indebolisce su yen, dopo cinque giorni consecutivi di apprezzamento. Si rivaluta lo yuan.

Le aspettative di una composizione del dissidio tra Cina e Stati Uniti hanno sgonfiato l’oro, in calo dello 0,8% venerdì, stamattina poco mosso a 1.281 dollari l’oncia.

CHIUSI OGGI I MERCATI USA

Il petrolio Brent tratta stamattina a 62,9 dollari il barile, in rialzo dello 0,4%.

L’euro tratta a 1,137 in lieve rialzo sul dollaro, dopo aver perso la scorsa settimana lo 0,9%.

La valuta unica si apprezza a 0,883 su sterlina, nel giorno della presentazione, da parte di Theresa May, del piano B sulla Brexit. La Germania è disponibile ad offrire più tempo a Londra in vista di un possibile nuovo referendum. L’Irlanda intanto ha già respinto l’idea di un accordo bilaterale sui confini.

Oggi sono chiusi i mercati Usa per il Martin Luther King Day. Non si vedono per ora schiarite nel braccio di ferro di ferro tra Donald Trump ed il Congresso a maggioranza democratica: l’attività federale resta bloccata.

A DAVOS L’ESORDIO DI BOLSONERO

L’inflazione segna il passo ma non a Davos. Il prezzo degli alberghi nella stazione sciistica dove oggi comincia il meeting che riunisce più di 3 mila esponenti dell’élite globale (politici, imprenditori, accademici e così via) è schizzato a 2.500 franchi a notte per le stanze più economiche nonostante che quest’anno non ci saranno Donald Trump, Theresa May e Emmanuel Macron ancora alle prese con i gilet gialli. Ad occupare la scena, sarà il debutto internazionale del presidente del Brasile Jair Bolsonero. E ci sarà spazio anche per il tandem italiano Conte-Tria.

OGGI DRAGHI ALL’EUROGRUPPO. GIOVEDÌ IL DIRETTORIO

L’appuntamento clou della settimana sarà il primo direttorio della Bce del 2019 in programma giovedì. Mario Draghi ha già espresso le sue preoccupazioni per la frenata dell’Eurozona, più pesante del previsto. Ma è difficile che la banca centrale proceda ad accelerare misure espansive, compreso nuove emissioni di prestiti Ltro più probabili in primavera.

Oggi, i ministri dell’Economia dell’area euro si riuniranno per l’Eurogruppo insieme al presidente della Bce Mario Draghi. Domani sarà il turno dell’Ecofin.

MILANO, BORSA RECORD: OGGI CEDOLA PER ENEL E SNAM

La Borsa di Milano, tornata venerdì sui massimi da metà ottobre, riapre i battenti come miglior listino dell’Eurozona con un rialzo del 7,5% da inizio 2019. Sotto i riflettori Tim dopo il tonfo di venerdì.

A Piazza Affari oggi staccano l’acconto dividendo Enel (0,14 euro) e Snam (0,0905 euro).

In Parlamento sono previste in settimana le audizioni sul decreto Carige: attesa per gli interventi di Banca d’Italia e Consob.

TRIMESTRALI, TOCCA ALLE COMPAGNIE AEREE

La stagione delle trimestrali Usa riprenderà domani con i conti delle compagnie aeree (Jet Blue, Southwest, American Airlines e Alaska Air) preceduta oggi a Londra dai numeri di Easy Jet. In settimana saranno annunciati anche i conti di Ford, Starbucks, Johnson & Johnson, Ibm, Comcast e United Technologies. Finora è stato confermato il rallentamento dei profitti sotto il 20%, come non accadeva dall’inizio de 2017.

A causa del blocco degli uffici federali non sono stati elaborati diverse statistiche di mercato.

Commenta