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Bpm e Banco Pop innescano la miccia a Piazza Affari

Milano è la migliore in Europa, a metà giornata, spinta dall’attesa per la fumata bianca sulle nozze tra le due Popolari. La scossa in Telecom Italia, con l’uscita di Marco Patuano, è l’altro tema caldo in Borsa mentre si raffredda l’ipotesi di uno scambio Vivendi-Mediaset. Deboli le società delle torri, bene le banche

La scossa in Telecom Italia e la probabile fumata bianca per l’accordo tra Bpm e Banco Popolare hanno innescato la rimonta di Piazza Affari. La Borsa di Milano mette a segno un rialzo dell’1,2%, davanti a Francoforte (+1,1) e Madrid (+0,5%). Più cauti i listini di Parigi (+0,1%) e Londra (+0,2%).

A tirare la corsa è il forte rimbalzo delle due banche più bersagliate nella scorsa settimana: Banco Popolare e Banca Popolare di Milano. Entrambi i titoli mettono a segno un rialzo attorno al 5%, sull’onda delle dichiarazioni post assemblea dell’ad di Verona Pierfrancesco Saviotti: per la prima volta non è stato escluso un aumento di capitale.

Secondo Equita Sim, l’operazione sul capitale (1 miliardo) potrebbe essere in parte riservata a investitori come Cr Lucca e Cr Verona che, con un investimento di 300 milioni, potrebbero avere il 5% della nuova banca. E’ allo studio anche un piano da 1/1,5 miliardi di euro per ridurre lo stock di non performing loan di 7 miliardi di euro, portando il ratio dei crediti dubbi dal 24% al 18% (19% la media delle banche).

Infine, è all’esame la vendita di quote nella joint venture bancassurance (+300 milioni di euro secondo le stime di Equita) e la banca depositaria (+150 milioni). Domani si terranno i Cda dei due istituti. Migliora intanto il resto del comparto bancario: Intesa +2,9%, Unicredit +4,2%, MontePaschi +4,3%, Pop. Emilia Romagna +3%.

Altro tema caldo è Telecom Italia (+3,8%). In mattinata la società ha confermato di avere una trattativa in corso con l’amministratore delegato Marco Patuano per arrivare a una risoluzione consensuale del rapporto. A sostituire Patuano dovrebbe essere Flavio Cattaneo, ex amministratore delegato di Terna, oggi ad Italo.

Frena invece Mediaset (-1,17%), partita in forte rialzo dopo le indiscrezioni de La Repubblica per cui ci sarebbe un accordo di massima tra la famiglia Berlusconi e i vertici di Vivendi per uno scambio azionario tra il colosso francese e Mediaset. Stamattina, intervenendo a una trasmissione radiofonica, Silvio Berlusconi ha detto che Vivendi è interessata solo ad alcuni asset.

Deboli sia Ei Towers (-0,7%) sia Rai Way, interessate ad un eventuale polo delle torri. Mattinata in progresso per Fiat Chrysler (+0,5%) dopo che S&P ha migliorato il rating a BB da BB-. Il gruppo ha completato l’operazione che consente un accesso totale alla liquidità di Fca US (Chrysler) pari a 10,4 miliardi di euro. Exor +1,7% grazie alla promozione di Cheuvreux.

Bene anche Eni (+0,5%), Rbc Capital ha alzato la raccomandazione a Outperform da Sector Perform, target price a 16 euro. Positiva Finmeccanica (+0,6%): per Banca Imi c’è da prevedere un risveglio anche per il bond della futura Leonardo. Bene Stm (+0,8%), che oggi stacca la quarta tranche di dividendo.

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