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Borse nella tenaglia dei tassi e del caro-gas: i costi della guerra per l’Europa e per la Russia

L’Europa metterà in campo 375 miliardi di euro per fronteggiare l’impatto del caro-energia su famigli e imprese, mentre l’economia russa si riprenderà solo alla fine del decennio

Borse nella tenaglia dei tassi e del caro-gas: i costi della guerra per l’Europa e per la Russia

In tutto, 375 miliardi di euro. Ecco, secondo i calcoli del Bruegel Institute citati da Bloomberg, la cifra che l’Europa metterà in campo per sostenere l’impatto sulle famiglie e sulle imprese degli aumenti dell’energia nei prossimi mesi. Basteranno? È la domanda che si fanno i mercati finanziari, scettici sulla tenuta politica, non solo economica, dell’Unione Europea. Ma sempre Bloomberg pubblica anche un rapporto governativo sulle condizioni dell’economia russa: la guerra, si legge, ha un costo per Mosca ben superiore a quanto finora ammesso. L’economia tornerà sui livelli pre-guerra solo alla fine del decennio, dopo un tracollo del pil nel prossimo biennio (-11,4% nel 2024). Insomma, l’unica cosa certa è l’enorme distruzione di ricchezza che sta investendo il pianeta, già alle prese con il flagello dell’inflazione.

Tassi in ascesa a Sidney, la Cina indebolisce lo yuan

In attesa della riunione della Bce di giovedì, proseguono gli aumenti dei tassi. A dare il via alla corsa è stata l’Australia, che stanotte ha annunciato il rialzo tassi di cinquanta punti base, al 2,35%. La Reserve Bank of Australia si aspetta per fine anno un’inflazione intorno al 7,75%.

In lieve rialzo i listini cinesi (+0,5%): Pechino ha abbassato la media della quotazione dello yuan negli scambi ufficiali. L’Hang Seng di Hong Kong perde lo 0,4%.

Wall Street riapre i battenti: prevista apertura in rialzo

Oggi, dopo la pausa per il Labour Day, riapre i battenti Wall Street. È prevista un’apertura con il segno più sia per il Nasdaq che per l’S&P. Dal discorso di Jerome Powell a Jackson Hole i listini sono arretrati del 10%.

Future in ribasso per l’Eurostoxx. Verso la quotazione di Porsche

Dopo un lunedì molto difficile (Francoforte -2,2%, Milano -2%) sotto il ricatto di Mosca sul gas, i mercati europei stentano a riprendere quota: i future sull’Eurostoxx sono in lieve ribasso.

In questa cornice suona come una scommessa coraggiosa l’Ipo di Porsche da parte di Volkswagen, che mira a una valutazione di 84/85 miliardi di euro. Il gruppo di Wolfsburg è impegnato in questi giorni in un’operazione di marketing verso gli investitori europei (Italia compresa).

Grazie al rimbalzo delle materie prime, la Borsa di Londra (+0,07%) ha chiuso in modesto rialzo nel giorno della nomina di Lizz Truss a nuovo premier.

Il dollaro consolida le posizioni sopra la parità sull’euro, a 0,993: ieri l’indice di riferimento della valuta degli Stati Uniti ha toccato i massimi degli ultimi vent’anni.

Spread a 236, l’Italia lancia un nuovo bond “verde”

Le tensioni sui mercati azionari si sono riverberate negativamente anche sul mercato delle obbligazioni. Il Bund decennale tedesco riparte da 1,56%, il Btp 10 anni da 3,93% con lo spread a 236 punti base. Siamo sui massimi da due mesi e mezzo.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha affidato a un gruppo di banche il mandato per il collocamento sindacato di un nuovo Btp Green scadenza aprile 2035. Il Tesoro torna sul segmento dei titoli verdi, dopo aver collocato lo scorso 20 ottobre un Btp green, con una raccolta di 5 miliardi di euro, nella riapertura del titolo scadenza aprile 2045. Secondo un recente report di S&P, l’ammontare globale di obbligazioni sostenibili nel 2022 dovrebbe superare i 1,5 trilioni di dollari. La corsa al green non si ferma.

Il gas europeo chiude a 245 euro. Manovre in vista del tetto

Il gas al nodo olandese ha chiuso ieri a 245 euro MWh, circa trenta euro sotto i massimi toccati in mattinata. Domani si tiene a Bruxelles l’incontro tra gli ambasciatori UE propedeutico alla riunione straordinaria dei ministri dell’Energia di venerdì. Si parla di un tetto al prezzo del metano importato dalla Russia intorno ai 35 euro a MWh. Ma i primi effetti arriveranno, nel caso migliore, dopo l’inverno.

All’indomani dell’annuncio del taglio alla produzione da 0,1 milioni di barili a partire da ottobre, il petrolio Wti tratta a 88,7 dollari il barile (+2%), Brent -0,5% a 95 dollari.

Rai Way ed Ei Towers presto a nozze

Si avvicina la società unica delle torri tra Rai Way.ed Ei Towers. Gli advisor Lazard e Pedersoli dovrebbero presentare le loro considerazioni sulla fusione con Ei Towers in occasione delle riunioni del consiglio d’amministrazione in agenda per l8 settembre ed il 22 settembre.

Hera: Kepler taglia il giudizio a Hold, da Buy.

Snam: l’impatto sull’Italia della sospensione del trasporto di gas russo tramite il gasdotto Nord Stream è “molto indiretto”, perché la quasi totalità delle forniture russe allo Stato italiano arriva tramite il gasdotto che attraversa l’Ucraina, che approda in Austria e da lì arriva a Tarvisio. Lo ha detto l’Ad di Snam, Stefano Venier.

Ferrari al 2 settembre deteneva 11.274.237 azioni proprie ordinarie, pari al 4,38% del capitale sociale totale emesso includendo le azioni ordinarie e le azioni speciali e al netto delle azioni assegnate ai sensi del piano di incentivazione azionaria della società.

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