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Borse in rosso ma Telecom non si ferma e lo spread scende

Mattinata di riflessione sui listini europei intimoriti dalle preoccupazioni per la guerra commerciale Usa-Cina – A Milano giù le banche nonostante i dati positivi sulle sofferenze in calo a luglio. In controtendenza Enel e Italgas. Pesante Mediaset dopo il rally di lunedì – Non si ferma la corsa della Juventus, affonda Astaldi

Borse in rosso ma Telecom non si ferma e lo spread scende

Viaggiano in rosso le Borse europee, compresa Milano. Piazza Affari arretra di mezzo punto abbondante attorno a 20.800 punti. In ribasso anche gli altri listini, appesantiti dai timori legati alla disputa commerciale tra Usa e Cina: Parigi -0,2%, Madrid -0,4%. Londra – 0,5 % così come Francoforte, in flessione nonostante i progressi dell’indice Zew sulle attese economiche della Germania salito a -10,6 punti a settembre rispetto ai -13,7 di agosto, battendo le aspettative del consenso degli economisti a quota -13. Anche l’indice riferito alle attuali condizioni economiche in Germania è migliorato da 72,6 punti dello scorso mese a 76.

Differenziale tra Bund e BTP in calo sotto i 230 punti (228,9), per effetto del rafforzamento del BTP decennale, il cui rendimento scende a 2,87%. Il Bund si indebolisce a 0,42%. Giovedì il Tesoro mette in asta fino a 7,75 miliardi di euro di BTP a tre anni, sette anni e trent’anni.

Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha ipotizzato un taglio dell’Irpef a partire dal 2019. Per Tria, il taglio delle tasse favorirebbe la stabilità dei mercati finanziari e colmerebbe in parte il gap di crescita fra l’Italia e i Parsi virtuosi dell’Unione Europea.

Il petrolio Brent sale per il terzo giorno consecutivo, a 77,8 dollari il barile, +0,57%. Ieri sei uomini armati hanno attaccato la sede di Tripoli della National Oil Corporation, la compagnia petrolifera nazionale della Libia.  Almeno due dipendenti della società sono morti e altri dieci sono stati feriti.

Tra i petroliferi Eni -0,9%.  Berenberg ha iniziato la copertura ccon il rating “hold” e il prezzo obiettivo di 18 euro, mentre Barclays ha tagliato la raccomandazione a “Underweight” da “Equal Weight”.

Saipem -1,5%. Tenaris +0,6%.

Buone notizie dal comparto bancario. Bankitalia rileva che le sofferenze in bilancio delle banche italiane in luglio sono diminuite: quelle lorde hanno raggiunto il minimo da gennaio 2013 e quelle nette il minimo da dicembre 2010. Il totale delle sofferenze lorde del mese ammonta a 127,479 miliardi di euro dai 131,743 miliardi di giugno.

Ma il settore è in ribasso. Banco Bpm perde l’1,09%, giù anche Unicredit-0,96% e Intesa-0,82% ma anche Mps che arretra dell’1,6%. Trascurata anche Mediobanca.

Secondo i dati parziali diffusi da Assogestioni, il risparmio gestito a luglio ha registrato per il terzo mese consecutivo una raccolta netta negativa, con deflussi pari a 483 milioni di euro. Tuttavia, da inizio anno la raccolta resta positiva per 9,3 miliardi. Il patrimonio gestito è sceso a 2.062 miliardi da 2.066 miliardi di giugno. Azimut -0,7%.

Ferrari –0,7% dopo la staffetta tra i piloti: arriva Leclerc, lascia Raikkonen.

In calo Fiat Chrysler -0,5%. Il fondo hedge Usa Tiger Global Management ha aumentato la sua quota a 60 milioni di azioni, pari a circa il 3,9% del capitale.

Exor  -1,6%. L’uragano Florence si sta per abbattere sulle coste dell’Est degli Stati Uniti, in caso di forti danni catastrofali, il settore delle riassicurazioni, al quale appartiene la controllata Partner Re, potrebbe essere penalizzato.

Dopo il +3,4% di ieri Telecom Italia oggi avanza dello 0,59%.  Sul titolo Citigroup ha alzato la raccomandazione a “Neutral”.

Ritraccia invece Leonardo-1,5% dopo la cavalcata di ieri a seguito dell’annuncio dell’acquisto di Vitrociset.

Nel resto del listino:

Juventus è tra i migliori titoli anche oggi, con un progresso del +6,4% a 1,62 euro, dopo aver toccato un nuovo top assoluto a 1,6350 euro. Da inizio anno, il guadagno è +110% (+92% a un mese!).

Astaldi  è in netto calo penalizzata dal downgrade di Moody’s che segue quelli di Fitch e Standard & Poor’s. Il titolo cede il 6% a 1,13, nuovo minimo storico a 1,13 euro.

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