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Borse in rialzo dopo aste Francia e Spagna. Spread Btp-bund torna sotto quota 390

La Bce mantiene i tassi al minimo storico dell’1%. I mercati consolidano il rialzo nonostante lo stallo a Bruxelles e il rinvio della decisione al 15 maggio sulle nuove regole di Basilea 3 – Tonfo di Finmeccanica – In luce Rcs e Telecom – Bene anche Fiat – Occhi puntati sulla galassia Ligresti, aspettando l’Antitrust.

Borse in rialzo dopo aste Francia e Spagna. Spread Btp-bund torna sotto quota 390

La Bce, riunita nella blindatissima Barcellona, conferma le attese di tassi invariati e mantiene il costo del denaro al minimo storico all’1%, raggiunto lo scorso dicembre. Invariato anche il tasso marginale all’1,75% e quello sui depositi allo allo 0,25%. Le Borse che scontavano già la decisione dell’Eurotower, hanno confermato i sostanziali rialzi consolidati già in mattinata con il buon esito delle aste spagnola e francese. Parigi sale  dell’1,43%, Francoforte dello 0,99%, e Londra dello 0,57%. Frena leggermente Milano dall’1,5% ma mantiene comunque il rialzo attorno all’1%, in scia anche al leggero raffreddamento dello spread tra Btp-bund sceso sotto quota 390 dopo le aste.

A pochi giorni dal ballottaggio decisivo delle presidenziali francesi, la Francia riesce a collocare con successo titoli di Stato con scadenza 2017, 2021, 2022 e 2025 per un totale di 7,43 miliardi, poco meno del massimo importo di 7,5 miliardi ma registrando tassi in calo. In particolare il decennale è sceso al 2,96% dal 2,98%. Poco prima la Spagna è riuscita a fare il pieno dell’asta di titoli di stato a 3 e 5 anni, seppur con tassi più alti oltre il 4% per entrambe le scadenze.Il differenziale tra i decennali spagnoli e tedeschi è a 418 punti base, con rendimento dei Bonos al 5,80%, mentre lo spread Francia-Germania è sui 130 punti

Le Borse hanno reagito positivamente alle aste dopo una partenza incerta all’indomani di dati macro deludenti e condizionata dallo stallo a Bruxelles e il rinvio della decisione al 15 maggio sulle nuove regole di Basilea 3. La Gran Bretagna, sostenuta da Svezia, Polonia e repubblica Ceca, insiste per poter applicare requisiti più severi ai propri istituti, Germania e Francia si oppongono per evitare una corsa al rialzo che colpisca anche le loro banche.

L’attenzione ora rimane rivolta ai dati macro in arrivo dagli Usa: le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, la produttività e il costo del lavoro.

A dominare Piazza Affari però sono oggi le singole vicende aziendali. Rcs balza del 9,08% sull’effetto Della Valle che si è detto interessato a rafforzarsi nel capitale del gruppo. Telecom Italia sale del 3,43% sulla scia del buon andamento del comparto in Europa. Oggi si terrà il cda di Telco, azionista con il 22,5% del gruppo per valutare il progetto di di rifinanziamento del debito da 3,4 miliardi, in scadenza a ottobre.

Bene anche Fiat che sale del 2,58% dopo le immatricolazioni in Italia deboli ma superiori al mercato. Crolla invece Finmeccanica del 3,52%, anche se si allenta la pressione che in mattinata l’ha portata a cedere il 6,5% ed essere sospesa per eccesso di ribasso, dopo la presentazione dei conti. Male anche la Juventus che cede il 6,5% dopo la riapertura delle sorti per l’assegnazione dello scudetto.

Occhi puntati infine sulla galassia Ligresti: oggi l’Antitrust, dopo aver ascoltato le parti, dovrà stabilire quali atti, in quanto non irreversibili potranno esser compiuti dalle società interessate al polo assicurativo Fonsai-Unipol nelle more dell’istruttoria dell’autorità. Fonsai debole in attesa del verdetto cede lo 0,33%, Premafin invariata e Unipol cede l’1,36%. Milano assicurazioni cede il 3,33%

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