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Borse aspettano notizie da Francoforte. Stamani male l’Asia sull’export cinese. Milano in ribasso

Frenano i listini asiatici per i deludenti dati dell’export cinese – Ma i mercati europei (e non solo), nonostante la Bce abbia invitato i Governi a tenersi pronti a usare il fondo salva Stati per acquistare bond, continuano a credere in un intervento straordinario dell’Eurotower – Milano inizia male – Oggi a Wall Street scende in campo il Manchester United

Borse aspettano notizie da Francoforte. Stamani male l’Asia sull’export cinese. Milano in ribasso

A WALL STREET SCENDE IN CAMPO IL MANCHESTER UNITED

FRENA LA CINA EUROPA PIATTA, IN EVIDENZA MEDIOBANCA

“Le cose vanno peggio, assai peggio del previsto”. Questo, il commento sui dati dell’export cinese rilasciato a Bloomberg da Sean Darby, strategist di Jefferies ad Hong Kong. A luglio le esportazioni di Pechino sono cresciute solo dell’1%, contro una previsione di +8% degli analisti. Un calo che è costato la perdita di un punto percentuale circa sia a Tokyo che ad Hong Kong.

Poche emozioni a Wall Street. Sale l’S&P +0,04%, scende di poco il Dow Jones -0,08%. Solo il Nasdaq +0,25% mostra qualche segno di vivacità. Il mercato, sempre più scettico sulle terapie europee, si consola con i risultati aziendali: il 72% delle società ha battuto le previsioni degli analisti.

Oggi a Wall Street scende in campo la matricola Manchester United. Ieri, infatti, si è tenuto il collocamento delle azioni del club britannico, con un esito inferiore alle previsioni: è stato collocato il 10% cica del capitale ad un prezzo medio di 14 dollari, contro una “forchetta” iniziale tra 16 e 20 dollari. Il Manchester United, comunque, spunta una valutazione più che generosa: 2,9 miliardi di dollari.

Seduta fiacca anche in Europa, nonostante il taglio delle stime sulla crescita europea da parte della Bce.

Gli operatori, nonostante l’istituto di Francoforte abbia anche invitato i Governi a tenersi pronti a usare il fondo salva Stati per acquistare bond, continuano dunque a credere in un intervento straordinario da parte della stessa Bce. La liquidità bancaria in esaurimento, è il ragionamento prevalente, imporrà un nuovo prestito Ltro già nel 2013.

Altrimenti, secondo Pimco, uno dei colossi internazionali della gestione del risparmio, il flusso di liquidità in uscita dalla valuta unica europea potrebbe scatenare una nuova tempesta finanziaria sui mercati finanziari europei.

La conferma del trend arriva da Goldman Sachs, la quinta maggiore banca Americana per asset, che ha tagliato drasticamente la propria esposizione sul debito italiano. Goldman ha ridotto l’esposizione del 92% a 191 milioni di dollari, dai 2,51 miliardi di dollari della fine di marzo (invertita dunque la tendenza rispetto ai primi tre mesi dell’anno, quando le posizioni erano aumentate).

In questa cornice, le Borse vivono una calma piatta che potrebbe essere foriera di tempesta. La Borsa di Milano chiude per il secondo giorno consecutivo con una variazione modesta: indice Ftse Mib -0,08% a 14654 punti, sui massimi da aprile.

Londra ha guadagnato lo 0,1%, Parigi lo 0,54% e Francoforte ha perso lo 0,05%.

I tassi di interesse dei governativi italiani si sono mossi in maniera contrastata, è salito il rendimento del Btp a 2 anni a 3,22% (+6 punti base) ed è sceso quello del Btp a 10 anni a 5,79% (-5 punti base).

L’euro soffre e si svaluta nei confronti del dollaro per il terzo giorno consecutivo portandosi a 1,231 da 1,236 della chiusura di ieri.

A Piazza Affari si è messa in luce Mediobanca, in rialzo del 5,3% a seguito delle indiscrezioni di Repubblica sulla possibilità di acquisti da parte di Diego Della Valle.

Unipol archivia il primo semestre con un utile netto consolidato di 121 milioni di euro, in crescita del 112,3% rispetto ai 57 milioni di euro del primo semestre del 2011. La gestione migliora, come conferma l’indice tecnico combined ratio, sceso al 95,5% nonostante l’impatto del sisma in Emilia, stabile rispetto a fine 2011 ma in calo rispetto al 99% del giugno scorso. Anche il margine solvibilità si rafforza, salendo a circa 1,6 volte i requisiti regolamentari. Questi alcuni dei numeri annunciati da Carlo Cimbri nel corso dell’incontro con gli analisti.

“Nel semestre abbiamo messo a bilancio 11 milioni per il progetto di integrazione con Fonsai fra legali, advisor, e altro” ha sottolineato lo stesso Cimbri. Il collocamento della quota in Mediobanca è stato affidato ad Equta Sim dopo il veto dell’Antitrust a Banca Leonardo, già advisor della famiglia Ligresti nel dossier Premafin.

In ordine sparso il resto del comparto finanziario. Unicredit +0,1%, Ubi -0,5,%,Banco Popolare +2,5%, Intesa -0,4%.

Generali ha perso lo 0,1%.

Prysmian ha guadagnato lo 0,2%: Hsbc ha alzato il target price a 18 euro da 16,5 euro, una promozione che segue la presentazione dei dati del trimestre.

Italcementi è salita del del 2,2%. Stamattina Citigroup ha alzato la raccomandazione a neutral da sell, confermato a 3,60 euro il target price.

Eni ha perso lo 0,8% mentre Tenaris è salita dell’1%. Prosegue la corsa del petrolio, il greggio tipo Wti tratta a 93,9 dollari il barile, in rialzo dello 0,6%. Realizzi nel comparto delle utility con A2A, Enel Green Power e Terna che cedono circa l’1%.

Snam perde lo 0,9% dopo lo stop imposto a Fluxys in Francia sul progetto per importare gas dall’Italia Stm è salito dell’1,2%, in sintonia con il segmento dei tecnologici.

Tra le mid-cap Brunello Cucinelli ha guadagnato il 5% portandosi sui massimi dal suo arrivo in Borsa.

Acquisti anche su Autogrill (+1,6%) e Mediaset (+1,5%), promossa dagli analisti di Berenberg. Telecom Italia – 0,9% non festeggia la cessione di Matrix a Sawiris, anche a causa dell’indagine Anatel in Brasile.

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