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Borsa ultime notizie: tassi invariati dalla BoE, la Svizzera li taglia a sorpresa. Listini a due velocità dopo la Fed, Milano frena. Oro da record

Nuovo record per l’oro, per la prima volta sopra i 2.220 dollari l’oncia. Rialzi convincenti ad Amsterdam, Madrid e Londra, più arretrate Parigi, Francoforte e Milano zavorrata dalla seduta negativa del comparto bancario

Borsa ultime notizie: tassi invariati dalla BoE, la Svizzera li taglia a sorpresa. Listini a due velocità dopo la Fed, Milano frena. Oro da record

Federal Reserve, Banca Centrale Svizzera, Banca di Norvegia e Banca d’Inghilterra. Ventiquattr’ore di fuoco per la politica monetaria internazionale con tanto di sorpresa. Senza che nessuno se lo aspettasse infatti, la Banca Nazionale Svizzera è diventata la prima grande banca centrale a modificare la politica monetaria restrittiva volta a contrastare l’inflazione.

Le novità dalle banche centrali

L’ultima a esprimersi in ordine di tempo è stata la Bank of England, che ha lasciato i tassi invariati al 5,25% per la quinta volta consecutiva, dopo i 14 rialzi di fila adottati per contrastare l’impennata inflattiva. Il governatore Andrew Bailey insiste del resto su un approccio prudente, in attesa di un consolidamento dei segnali positivi, in risposta agli auspici del mondo politico ed economico verso un allentamento dei tassi a sostegno del rilancio della crescita.

La sorpresa, come detto, è arrivata da Zurigo, dove la Bns ha tagliato il proprio tasso d’interesse principale di 25 punti base, portandolo all’1,50%, Una mossa inattesa, considerando che la maggioranza degli analisti si aspettava che la Banca Centrale Svizzera mantenesse invariati i tassi all’1,75%. Si tratta inoltre del primo taglio dei tassi da parte della banca centrale in nove anni. La riduzione arriva dopo che l’inflazione svizzera è scesa all’1,2% a febbraio, il nono mese consecutivo in cui l’aumento dei prezzi è rimasto all’interno del target range tra lo 0 e il 2%, che la Bns definisce come stabilità dei prezzi. “L’allentamento della politica monetaria è stato possibile grazie all’efficacia della lotta all’inflazione durante gli ultimi due anni e mezzo”, si legge in un comunicato.

Poco dopo è arrivata la decisione della Banca di Norvegia che, come previsto, ha lasciato invariati i tassi di interesse con quello di riferimento al 4,5%, suggerendo che una prima riduzione potrà arrivare il prossimo autunno per poi scendere gradualmente.

È nella serata che è però arrivato il responso più atteso. La Federal Reserve, rispettando le attese, ha lasciato i tassi invariati al 5,25%-5,50%, il livello più alto dal 2001, ma ha “promesso” tre tagli entro fine anno per un totale di 75 punti base.

Nuovo record per l’oro 

Le aspettative sulle tre sforbiciate nel 2024, con la prima probabilmente a giugno, lasciano supporre che la Fed non sia troppo preoccupata per il recente rialzo dell’inflazione statunitense. Tanto è bastato per spingere di nuovo al rialzo l’oro che tocca un nuovo record, superando per la prima volta i 2.200 dollari l’oncia. Il metallo prezioso è’ arrivato a salire del 2,1% a 2.205,4 dollari, con il valore spot a 2207.285 dollari. L’oncia da metà febbraio si è mossa in netto rialzo, con gli investitori che si sono spostati su terreni considerati più sicuri, anche alla luce dell’acuirsi dei rischi geopolitici.

Rimanendo sulle materie prime, ripiega dello 0,5% il prezzo del petrolio sia nel Brent (85,5 dollari) che nel Wti (80,86 dollari), mentre il gas Ttf ad Amsterdam arretra dell’1,6% a 27,28 euro al MWh.

Valutario in subbuglio dopo le banche centrali

Dopo la mossa a sorpresa della Bns, il franco svizzero scende bruscamente contro il dollaro e tocca il minimo dallo scorso luglio contro l’euro. In mattinata l’euro guadagna lo 0,7% a 0,9749 nei confronti del franco svizzero, mentre contro il dollaro, la divisa elvetica perde lo 0,8% a 0,8942, dopo aver toccato brevemente il minimo da novembre.

Nel giorno della Bank of England cala anche la sterlina, mentre il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,0908 (-0,2%). 

Il Pmi manifatturiero fiacca l’umore delle Borse, Germania in recessione nel I trimestre

A guastare in parte il buonumore delle Borse europee, dopo un’apertura in netto rialzo, sono arrivati però i dati sul Pmi manifatturiero dell’Eurozona. A marzo l’indice è calato a 45,7 punti dai 46,5 di febbraio, toccando il livello più basso dell’ultimo trimestre.  L’indice Pmi composito, invece, è aumentato a 49,9 da 49,2 del mese precedente, ai massimi da 9 mesi. L’indice Pmi servizi ha registrato un aumento a 51,1 da 50,2 di febbraio, anche in questo caso ai massimi da 9 mesi.

Brutte notizie arrivano anche dalla Germania: l’economia tedesca è caduta probabilmente in recessione nel primo trimestre del 2024 risentendo di spese per i consumi deboli e di una domanda industriale anemica. Lo ha rilevato la Bundesbank nel consueto rapporto periodico in cui sottolinea come i dati indichino un ritardo nell’inizio della ripresa.

Borsa ultime notizie: Europa a due velocità, a Wall Street occhi su Reddit

In questo contesto, le borse europee viaggiano a due velocità. Superata metà seduta, Piazza Affari è sopra la parità (0,16%), frenata dalla performance negativa delle banche. Agguanta la Parigi, mentre Francoforte sale dello 0,4% nonostante le prospettive di recessione paventate dalla Bundesbank. Netto rialzo per Madrid (+1,2%) e Amsterdam (+1,4%), spinta dai titoli dei chip dopo le previsioni migliori delle attese di Micron Technology, che nel pre-market di Wall Street balza del 15%. Acquisti anche a Londra (+1,4%) dove è da segnalare il balzo di Next (+6,6%), che ha mantenuto la guidance per le vendite e gli utili nell’anno in corso dopo aver registrato un aumento degli utili leggermente superiore alle aspettative per l’esercizio 2023-24.

Sono positivi i future di Wall Street con gli occhi dei mercati che si concentrano sul debutto di Reddit. Il valore di mercato è di 6,4 miliardi di dollari dopo che l’offerta pubblica iniziale (Ipo) della piattaforma, la più grande da anni da parte di una social media company, è stata valutata a 34 dollari per azione. Il prezzo, annunciato mercoledì sera, si è posizionato in cima alla forbice del target fissato dai banchieri d’investimento di Reddit.

Le banche frenano Piazza Affari

Il buon andamento dei chip spinge al rialzo Stmicroelectronics (+2,12%), ma in vetta al Ftse Mib c’è FinecoBank che avanza del 2,6% e in controtendenza rispetto al comparto bancario. Mps cede il 3%, Pop Sondrio e Banco Bpm lasciano sul terreno l’1,2%, cali superiori anche per Bper Banca e Unicredit. Negativa Nexi (-3%) che perde il 2,8% a 5,898 euro per azione, avvicinandosi al prezzo del collocamento sul mercato di una quota del 2,2% da parte del Fondo sovrano di Singapore Gic. 

Si mettono in luce Interpump (+1,95%), Recordati (+1,26%) e Stellantis (+1,3%) dopo le immatricolazioni in Europa e l’alleggerimento delle regole per il passaggio all’elettrico negli Usa.

Fuori dal Ftse Mib è da segnalare la performance di Enav (+7,45%), che ha chiuso un 2023 da record e ha annunciato un dividendo di 23 centesimi per azione. 

Infine, un accenno al secondario: lo spread tra Btp e Bund si muove a quota 126 punti base, con il rendimento sul decennale italiano al 3,63% (-1,82%).

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